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Toscani, Oliviero.

Fotografo italiano. Figlio del primo fotoreporter del "Corriere della Sera", dopo aver compiuto gli studi di fotografia e grafica alla Kunstgewerbeschule di Zurigo dal 1961 al 1965, intraprese l'attività di fotografo nell'ambito della moda. Dedicatosi in seguito alla pubblicità, ideò numerose campagne fotografiche per marche molto note, come Benetton, Fiorucci, Esprit, Valentino, Chanel, Prénatal. Il rapporto quasi ventennale con la Benetton (1982-2000), per la quale creò la strategia di comunicazione, lo fece conoscere in tutto il mondo: le immagini crude e spesso inquietanti immesse nei circuiti solitamente accattivanti e sofisticati della moda suscitarono ampie polemiche, ma gli procurarono anche diversi riconoscimenti come il Grand Prix d'Affichage, il Gran Prix dell'UNESCO e la Medaglia all'Art Directors Club di New York. Artista dotato di uno straordinario intuito artistico, collaborò per famosi giornali ("Elle", "Vogue", "Harper's Bazaar", "Stern"). Nel 1990 ideò e diresse "Colors", il primo giornale globale al mondo, facendone una rivista di culto. Nel 1993 diede vita a Fabrica, il centro internazionale per le arti e la ricerca della comunicazione moderna che, sotto la sua direzione, produsse libri, programmi televisivi, film e mostre. T. si interessò successivamente di creatività della comunicazione, applicata ai vari media. La sua fotografia si distingue per un linguaggio altamente innovativo e spesso dichiaratamente dissacrante e provocatorio, che gli ha fatto guadagnare vasti consensi e riconoscimenti internazionali (nel 1989 ottenne il Leone d'Oro al Festival di Cannes per gli spot pubblicitari). Nel 2003 T. pubblicò il suo primo libro, Sant'Anna di Stazzema. 12 agosto 1944, raccolta di foto scattate ai sopravvissuti della strage del 1944. Nel 2005 suscitò nuovamente polemiche con una campagna pubblicitaria per il marchio di moda Ra-Re con immagini esplicite di omosessualità (n. Milano 1942).