Città (205.800 ab.) della Polonia,
capoluogo del voivodato omonimo; è situata a 50 m s/m., sulla riva destra
del basso corso della Vistola, a valle della confluenza con la Drwẹca.
• Econ. - Dotata di un porto fluviale di rilievo, è un centro
commerciale (legname, cereali) e industriale (industrie metalmeccaniche,
chimiche, elettrotecniche, tessili, alimentari) e costituisce un significativo
nodo ferroviario. • St. - Nel 1231 l'ordine teutonico fondò la
città vecchia sul sito di un antico centro slavo, in funzione
anti-polacca; la città nuova fu creata nel 1264, a Est della vecchia. Nel
Trecento la città entrò a far parte della lega anseatica e, verso
la fine del Medioevo, si mise in luce come centro commerciale di rilievo,
rinomato in particolare per il commercio dei panni. Nel 1454
T. si
ribellò contro l'ordine e si collocò sotto la sovranità
polacca, che fu riconosciuta, tuttavia, dai Cavalieri teutonici solo con la pace
del 1466, dopo lunghi anni di guerra. Nella seconda metà del Cinquecento
la città divenne uno dei più attivi centri della Riforma in
Polonia. Dopo essere stata occupata due volte dagli Svedesi (1655-58; 1703), nel
corso del Settecento toccò l'apice del suo sviluppo. Nel 1793 la seconda
spartizione della Polonia consegnò
T. alla Prussia, che la perse a
favore del granducato di Varsavia con la Pace di Tilsit (1807). Ritornata in
possesso della città nel 1815, la Prussia ne fece una fortezza di rilievo
e la conservò fino al 1918, quando
T. si riunì al
ricostituito Stato polacco. • Arte - Si sono conservate le mura della
città antica e rovine del castello dell'ordine teutonico (XIII sec.),
incendiato nel 1454. Altre notevoli testimonianze artistiche sono costituite
dalle chiese gotiche di Santa Maria (secc. XIII-XIV), San Giovanni (secc.
XIII-XV), San Giacomo (XIV sec.), dal palazzo comunale gotico (secc. XIII-XIV,
con rimaneggiamenti dei secc. XVII-XVIII) che attualmente ospita il Museo
municipale. ║
Voivodato di T. (5.348 kmq; 673.900 ab.): occupa
l'estremità occidentale della Masuria. I centri maggiori sono localizzati
presso la valle della Vistola. L'economia è incentrata sull'agricoltura
che produce frumento e barbabietole da zucchero, fatta eccezione per i margini
orientali dove si coltivano segale e patate. Si pratica anche l'allevamento dei
suini.