Economista britannico di origine irlandese.
Dopo aver partecipato alle guerre napoleoniche in qualità di militare di
carriera, si dedicò allo studio e alla politica, entrando a far parte
della Camera dei Comuni. Rappresentante della scuola classica inglese,
anticipò la teoria dei costi comparati (
L'economia rifiutata,
1808), che verrà poi organicamente sviluppata da Ricardo, e
partecipò ai dibattiti sui problemi di politica monetaria e sulla
liberalizzazione del commercio e del grano (
Saggio sulla moneta e la valuta
cartacea, 1812;
Saggio sul commercio estero del grano, 1815). Mutate
poi le idee di politica monetaria esposte nel 1812,
T. divenne uno dei
massimi esponenti della “scuola metallica” (
currency school)
e sostenne la legge bancaria di R. Peel del 1844. La sua opera più
importante è il
Saggio sulla produzione della ricchezza (1821),
nella quale espose la distinzione tra valore-lavoro (o lavoro totale insito
nelle merci) e prezzo o valore di scambio.
T. sosteneva che, nella
società capitalistica, il valore di scambio delle merci è
determinato non dal lavoro impiegato nella produzione delle merci, ma dalla
quantità di capitale spesa nella produzione. Con E.G. Wakefield si fece
promotore della colonizzazione australiana, a cui contribuì con la
partecipazione alla fondazione della South Australian Land Company (1831)
(Hervey Hill, Irlanda 1780 - Londra 1864).