Letterato e critico italiano. Allievo di L.
Settembrini e di F. De Sanctis, dal 1902 al 1928 insegnò Letterature
comparate e quindi Letteratura italiana all'università di Napoli. Nel
1920 fu eletto senatore. Si distinse per gli studi sulla cultura medioevale e
umanistica, offrendo contributi particolarmente rilevanti sulla poesia del
Duecento (
Studi per la lirica italiana del Duecento, 1902), su Boccaccio
e su Dante, culminati nel magistrale commento alla
Divina Commedia (1905)
(Pietrapertosa, Potenza 1853 - Napoli 1938).