Patol. - Termine generico con il quale vengono
indicati gli atteggiamenti anomali del capo in rotazione laterale. Queste
anomalie di posizione, che nella maggior parte dei casi si traducono in una
rotazione e in una deviazione laterale del capo, possono essere dovute a lesioni
anatomiche delle vertebre cervicali (
t. osseo o
articolare), alla
contrazione dolorosa o all'atrofia dei muscoli del collo (
t. muscolare),
in particolare degli sternocleidomastoidei. A seconda dell'origine, si
distinguono forme congenite e forme acquisite. Le prime, presenti sin dalla
nascita, sono dovute a malformazioni delle vertebre o degli organi cervicali, a
errate posizioni del feto durante la gravidanza, più raramente a lesioni
da parto o, nel caso del
t. congenito miogeno, a retrazione e
degenerazione fibrosa del muscolo sternocleidomastoideo. Queste forme devono
essere curate il più precocemente possibile, con apparecchi ortopedici o
chirurgicamente, onde evitare la comparsa di alterazioni secondarie del capo. Le
forme acquisite, spesso a carattere transitorio, sono invece provocate da
processi infiammatori acuti o cronici del tratto cervicale (reumatismi, artrosi
cervicale), da traumi della colonna vertebrale, da colpi di freddo, da movimenti
sbagliati o ancora dall'assunzione prolungata di posizioni errate e, raramente,
da spondiliti infettive e da tumori della colonna vertebrale. Rientrano in
questo secondo gruppo il
t. spastico, provocato dallo spasmo dei muscoli
del collo indotto da un'infiammazione delle vie nervose piramidali, e il
t.
mentale, di tipo funzionale, che rappresenta un atteggiamento di correzione
in disturbi come l'astigmatismo, lo strabismo e nei disturbi dell'equilibrio.
║ Per estens. - Il dolore che deriva dagli atteggiamenti anomali della
testa. • Zool. - Nome comune del
Jynx torquilla, uccello
appartenente alla famiglia dei Picidi, così chiamato per la
capacità di ruotare la testa di 180°. Il
t. comune è
diffuso nell'Europa e nell'Asia centrali e in Italia è nidificante e di
passo durante la stagione estiva. Poco più grande di un passero, ha una
livrea che nella parte superiore è cenerina, con tre strisce
longitudinali rossastre bordate di nero, e in quella inferiore è
bianco-fulva con barrature brune. Dotato di un becco corto, si ciba quasi
esclusivamente di formiche.