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Tonsilla.

Anat. - Nell'uomo, come negli altri mammiferi (esclusi alcuni roditori), ciascuno dei due organi linfoidi secondari pari e simmetrici, detti più propriamente t. palatine, situati nella faringe fra i pilastri palatini e disposti nella loggia tonsillare. Le t. hanno solitamente forma e dimensioni paragonabili a quelle di una mandorla. Sono costituite da ammassi di follicoli linfatici uniti da tessuto reticolare e rivestiti dall'epitelio pavimentoso stratificato della mucosa faringea. In svariati punti della superficie libera sporgente nel cavo orale, questo epitelio risulta più o meno profondamente invaginato a formare caratteristiche fossette dette cripte tonsillari. Il rivestimento delle cripte, che approfondendosi diventa sempre più sottile, è ricco di linfociti e di leucociti polimorfonucleati e presso il fondo è quasi completamente sostituito da elementi linfoidi. Come il timo, le t. originano dal secondo paio di archi branchiali. Dal punto di vista funzionale, il ruolo di questi organi non è ancora completamente chiaro: un'ovvia funzione, anche se probabilmente non la principale, è la produzione di linfociti. Una seconda, deducibile dalla posizione avanzata di queste strutture nel cavo orale, è legata alla difesa dell'organismo da potenziali agenti infettivi che possono penetrare per questa via, anche se resta difficile conciliare questa ipotesi con l'estrema brevità del contatto fra questi organi e le sostanze ingerite. La loro analogia embrionale e strutturale con il timo, infine, fa pensare che esse svolgano un ruolo importante nel sistema immunitario. Le t. possono essere soggette a ipertrofia, caratterizzata dall'aumento di volume dell'organo, a forme infiammatorie acute (angine) o croniche (tonsilliti) e, raramente, a forme tumorali. ║ T. linguali: l'insieme degli aggregati di tessuto linfoide localizzati nella sottomucosa ai lati del solco centrale della base linguale. Esse raggiungono il loro massimo sviluppo alla pubertà. ║ T. faringea o terza t.: ognuna delle formazioni linfoidi diffuse, situate nello spessore della volta faringea, in corrispondenza della transizione tra il tetto e la parete posteriore della rinofaringe. Assai evidenti nei bambini, tendono naturalmente all'atrofia durante la pubertà. In caso di ipertrofia vengono chiamate adenoidi. ║ T. tubarica o tubale: porzione della t. faringea che si trova in prossimità dello sbocco della tromba di Eustachio. ║ T. laringea: ammasso di noduli linfatici situati nello spessore della mucosa laringea a livello del ventricolo. ║ T. appendicolare o intestinale: ammasso di follicoli linfatici nella mucosa o sottomucosa dell'appendice ciecale. ║ T. cerebellare: regione specifica del neocervelletto che corrisponde a due porzioni degli emisferi, disposti simmetricamente ai lati dell'uvula del verme. • Anat. comp. - T. palatine: nei tetrapodi, ammassi di noduli linfatici associati alla faringe. Negli anfibi sono rappresentate da masse linfoidi localizzate nella volta faringea, molto simili a quelle presenti nella sottomucosa intestinale. Nei rettili, negli uccelli e in alcuni mammiferi queste masse costituiscono organi meglio definiti, chiamati t. faringee. Negli altri mammiferi, tranne alcuni roditori che ne sono privi, sono presenti le t. palatine e, associate alle ghiandole della base della lingua, le t. linguali. Talora si trovano anche le t. tubali in rapporto con l'apertura faringea delle tube di Eustachio.