(da
Titano, nome dei mitici figli di Urano e
Gea, in relazione alla lotta sostenuta da questi nei confronti degli dei
olimpici). Atteggiamento di lotta e di ribellione verso qualunque forza che
opprima gli slanci vitali dell'uomo e ne limiti la libertà. • Lett.
- Il
T. costituì una delle componenti fondamentali dell'individuo
e della letteratura romantici, configurandosi come estrema ribellione dell'uomo
all'ineluttabilità del proprio destino e a quel complesso di eventi,
vincoli, convenzioni che si oppongono all'affermazione della natura
“infinita” di cui egli stesso partecipa. Alle forze limitanti si
ribellano uomini d'eccezione che, eroi o novelli titani, combattono incuranti
dell'esito della lotta per affermare se stessi e la propria libertà, pur
essendo consapevoli della inevitabile sconfitta cui la sorte li destina. Da tale
concetto si evince la centralità della figura dell'eroe storico e la
riscoperta di alcuni personaggi mitici (Prometeo), grandi nella lotta e nella
sconfitta, nelle opere dell'epoca.