eXTReMe Tracker
Tweet

Tirso de Molina.

Pseudonimo di Gabriel Téllez. Drammaturgo spagnolo. Della sua vita si hanno notizie scarse e frammentarie: si sa che, dopo gli studi ad Alcalá, entrò nell'ordine della Mercede e che nel 1616 fu inviato a Santo Domingo, ove rimase due anni. Di nuovo in Spagna, visse dapprima in Catalogna, quindi si trasferì al convento di Soria, dove nel 1645 assunse la carica di superiore. Le sue commedie furono presentate tra il 1624 e il 1633; del 1621 e del 1635 rispettivamente sono, invece, Los cigarrales de Toledo e Deleitar aprovechando, opere miscellanee di poesie, novelle e commedie. Di T. si ricorda anche una Storia generale dell'ordine della Mercede (anteriore al 1640). Le sue opere teatrali rivelano l'adesione agli schemi di F. Lope de Vega, dal quale pure seppe non di rado prendere le distanze. Nei drammi storici (tra i quali spicca La prudenza della donna) egli, in contrasto con la tradizione del Romancero, esprime l'esigenza di una documentazione storica oggettiva; nelle commedie (Marta la devota; Don Gil dalle calze verdi; La contadina di Vallecas), invece, introduce una maggiore attenzione per la descrizione dei personaggi e per la struttura complessiva del dramma. La sua opera più famosa resta Il beffatore di Siviglia, prima rappresentazione artistica del personaggio leggendario di Don Giovanni; noto è anche El condenado por deconfiado, in cui T. affronta il tema del peccato e della dannazione (Madrid 1579 - Soria 1648).