Architetto italiano. Iniziò a lavorare
come scalpellino e muratore, formandosi come autodidatta nel gruppo dei tardi
seguaci di B. Longhena. Nel 1688 fu viceproto ai Magistrati delle acque e nel
1694 proto, esercitando una grande influenza sull'architettura e l'edilizia
veneziana del tempo. Nelle sue costruzioni animò l'impostazione
classicista con numerosi elementi tipicamente barocchi. Si ricordano in
particolare, a Venezia: il ponte dei tre archi sul Cannaregio (1688), la scuola
dell'Angelo Custode ai Santissimi Apostoli, la facciata di San Vitale (1700) e
di San Nicolò da Tolentino (1706-14) (Venezia 1660 - Monselice, Padova
1737).