(dal greco
týpos: impronta, segno,
carattere, figura, modello). Caso, modello, esemplare che racchiude in sé
tutte le caratteristiche di un genere, di una specie:
il sillogismo
può essere considerato il t. per eccellenza del ragionamento astratto.
║ Con significato vicino a quello di categoria, genere,
qualità, designa un insieme di oggetti, elementi, individui
corrispondenti a un determinato modello o schema, aventi qualità e
caratteristiche simili che li accomunano tra loro distinguendoli allo stesso
tempo da altri:
in quel negozio ti assicurano una lavorazione di t.
artigianale. ║ Per estens. -
Del t. di: conforme a (
mi
piacerebbe una valigia sul t. di quella che è esposta qui)
.
║ In frasi ellittiche, indica somiglianza solo apparente:
un
portafoglio t. pelle. ║ Di ciò che, per analogia di
caratteristiche, è rappresentativo di un'intera categoria:
la giornata
t. di uno studente italiano. ║ Persona, individuo:
è un t.
molto solitario. ║ Persona, individuo indeterminato:
ha invitato
anche un t. che non avevo mai visto. ║ Con connotazione marcatamente
negativa, persona strana e poco raccomandabile (anche nella forma peggiorativa
tipaccio):
stai alla larga da quel t. ║ Persona stravagante,
originale, eccentrica:
che t. suo fratello! ║
Essere un t.:
di persona non propriamente bella, ma che nell'aspetto fisico, nel portamento e
nel modo di vestire denota originalità e personalità. ║
È il mio t.: è la persona che risponde alle mie esigenze.
║ Personaggio reale o fittizio di opere letterarie, teatrali,
cinematografiche o anche figurative, in cui sono messi in rilievo, quasi
esagerandoli, gli aspetti, i comportamenti, le manifestazioni peculiari di un
determinato carattere o qualità, così da diventarne il simbolo o
l'astrazione:
il Mozart puskiniano incarna il t. del genio. •
Antropol. -
T. umano: espressione che consente di definire in modo
circoscritto i tratti somatici di individui singoli e di gruppi umani; sempre
più usata da antropologi ed etnologi in sostituzione di razza, essa
permette di stabilire i nessi che legano tra loro gruppi umani anche
geograficamente molto distanti e apparentemente privi di caratteri antropologici
comuni, abolendo peraltro qualsiasi pregiudizio razziale sul piano culturale.
• Bot. -
Specie t.: che racchiude in sé il maggior numero
delle caratteristiche peculiari del genere. ║
Genere t.: quello in
cui i caratteri servono a contraddistinguere la famiglia. ║
T.
biologici: categorie biologiche nell'ambito delle piante tropofite, sulla
base delle modalità con cui le diverse piante affrontano l'inverno.
║
T. fiorale: struttura fondamentale del fiore di un gruppo di
piante; in particolare, le monocotiledoni sono caratterizzate da un
t.
fiorale basato sulla trimeria (tre sepali, tre petali, tre o sei stami, tre
carpelli). • Econ. -
Moneta t.: l'unità monetaria. •
Zool. -
T. animale: aggruppamento della tassonomia animale che si trova
immediatamente sotto il regno o il sottoregno nel sistema gerarchico di
classificazione e che comprende tutti gli animali strutturati secondo uno stesso
piano di organizzazione. ║ L'individuo o il taxon da usare come
riferimento per il nome da dare a un taxon in esame. • Zoot. - L'insieme
dei tratti morfologici rispondenti a un'attitudine o a una produzione:
t.
lattifero. ║ La costituzione di un individuo, e in particolare il
rapporto sussistente tra i diametri longitudinali e quelli trasversali del
corpo, in base al quale si distinguono animali di
t. longilineo o
dolicomorfo (i cavalli purosangue), animali di
t. brevilineo o
brachimorfo (i cavalli di razza belga Clydesdale da lavoro) e animali di
t. mediolineo o
mesomorfo (i cavalli di razza percheron). •
Ling. -
Frase t.: frase che esemplifica uno schema, un modulo,
soprattutto sintattico, partendo dal quale si possono costruire numerosi
sintagmi o frasi simili. • Mat. -
Teoria dei t.: teoria della
logica matematica, introdotta da B. Russell nel 1908 e successivamente
modificata e perfezionata da lui stesso e da altri. In genere, le antinomie
logiche si fondano sulla generalità eccessiva del concetto di insieme
così come era stato formulato da G. Cantor: difatti, le antinomie
più celebri presentano tutte un insieme che funge sia da insieme vero e
proprio, sia da elemento di un altro insieme (eventualmente se stesso). A
fondamento della teoria dei
t. sta la constatazione della differenza
invalicabile che sussiste tra gli elementi di un insieme e l'insieme stesso;
analogamente gli insiemi di elementi differiscono dagli insiemi di insiemi. Per
tenere conto di questa differenza, si introduce una gerarchia tra le
entità associate a un universo, assegnando il
t. 0 agli elementi o
punti dell'universo, il
t. 1 agli insiemi di elementi, il
t. 2
agli insiemi di insiemi e così via; in genere all'insieme degli insiemi
di
t. n viene associato il
t. n + 1. Una volta introdotto il
concetto di
t., la domanda se un insieme possa contenere o no se stesso
come elemento perde di significato, essendo il
t. associato a un insieme
diverso dal
t. associato ai suoi elementi: in questo modo si elimina
l'antinomia di Russell, e con essa tutte le antinomie logiche. Ampliata e
formalizzata, la teoria dei
t. è alla base della moderna logica
dei predicati allargata. • Med. -
T. costituzionale o
morfologico: ciascuna delle categorie in cui si possono raggruppare gli
individui in base alle loro caratteristiche morfologiche e psichiche. Il
t.
costituzionale dipende, in certa misura, dall'ambiente, dal genere di vita e
di alimentazione e dalla capacità di adattamento individuale a queste
condizioni, oltre che dall'ereditarietà dei caratteri tipici dei propri
genitori; ciò spiega, peraltro, il mutamento della corporatura non solo
da individuo a individuo, ma anche di generazione in generazione. Secondo alcuni
studiosi, individui che rientrano nella medesima categoria possono presentare
affinità fisiologiche, patologiche e persino psicologiche. I parametri in
base ai quali determinare le varie categorie sono molteplici. La scuola
costituzionalistica italiana ha elaborato una classificazione in quattro classi
morfologiche, che tiene conto essenzialmente di due fattori: il rapporto tra lo
sviluppo del torace e quello degli arti (in base al quale gli individui si
dividono in
brevilinei, con prevalenza dei diametri traversi, e
longilinei, con prevalente sviluppo degli arti), e lo sviluppo delle
masse muscolari (che porta a individuare soggetti
stenici e
astenici). • Psicol. - Il concetto di
t. è utilizzato
per classificare le varie personalità umane in base alle caratteristiche
psichiche. La dottrina psicoanalitica freudiana, se pur povera di
classificazioni tipologiche, individua tre
t. libidici, uno
erotico, uno
narcisistico e uno
coatto, tra i quali sono
possibili fusioni e commistioni (in patologia, il primo corrisponderebbe
all'isterico, il secondo allo psicotico e il terzo all'ossessivo). A C.G. Jung
si deve l'introduzione dei concetti di
t. introverso e
t.
estroverso. • Numism. - L'immagine incisa nel conio e impressa, al
diritto e al rovescio, sul disco o tondino della moneta. I
t. monetari
sono diversissimi: effigi (teste, busti, figure intere sedute o in piedi),
stemmi, imprese, figurazioni a soggetto religioso, monumenti, panorami di
città, rappresentazioni allusive di eventi storici, animali reali o
chimerici, piante, ornati; da essi, in genere, derivano i nomi con cui vengono
chiamate le varie monete nell'uso popolare. L'insieme del
t. e della
leggenda è detto
impronta. • Rel. - Nell'esegesi biblica,
ogni cosa, persona o istituzione dell'Antico Testamento raffigurata come
prefigurazione di un'altra del Nuovo Testamento:
Adamo è il t. di
Cristo (V. TIPICO). • Sociol. -
T.
ideale: espressione e nozione introdotta da M. Weber come strumento
principale dell'analisi sociologica. Il
t. ideale, così chiamato
perché non trova concreta realizzazione in nessun fenomeno della
realtà empirica, si differenzia dal concetto in senso logico in quanto
non può essere ottenuto né per astrazione né per induzione;
allo stesso modo non può essere ricavato mediante metodi statistici
(individuazione di caratteristiche normali o medie). Considerando la natura
particolare dei fenomeni studiati dalle scienze sociali, Weber sostenne la
necessità di creare strumenti interpretativi radicalmente diversi da
quelli utilizzati sia dalle scienze naturali sia dalle scienze cosiddette dello
spirito: i fenomeni sociali dovevano pertanto essere analizzati nelle loro
caratteristiche estreme (il “capitalista” descritto da Weber non
trova e non ha mai trovato reale riscontro nella realtà, tuttavia il
concetto permette di rendere conto dell'infinita molteplicità delle forme
storicamente esistite). Tra i principali
t. ideali elaborati da Weber ci
sono quelli di capitalismo e burocrazia, nonché i vari
t. delle
forme di autorità. • Paletn. - Insieme di manufatti (oggetti
litici, metallici, ossei, ceramica, costruzioni, sepolture, ecc.) che,
presentando proprietà morfologiche, funzionali e tecniche comuni, possono
essere coerentemente raggruppati tra loro. ║ Modello ideale, seguito
dell'artigiano preistorico, che racchiude in sé tutti i tratti
fondamentali dei manufatti considerati. Adottare il concetto di
t.
significa quindi riconoscere l'esistenza, all'interno dei gruppi sociali
preistorici, di modelli comportamentali che sarebbero stati trasmessi e
applicati ripetutamente, e dei quali recano testimonianza i resti a noi
pervenuti. • Stat. - Il campione singolo che possiede le caratteristiche
medie di una moltitudine di elementi:
il reddito di una famiglia t.
• Tipogr. - Ciascuno dei caratteri mobili (V.
CARATTERE):
t. tondi. ║ In senso collettivo, la serie dei
caratteri di un determinato stile o disegno:
i corsivi del t. Bembo.