Nome tedesco, fino al 1946, della città russa di
Sovetsk. • St. -
Pace di T.: firmata l'8 luglio 1807 tra Napoleone
e lo zar Alessandro I di Russia, pose fine alla guerra della quarta coalizione
antifrancese. La Prussia fu la potenza che più risentì
dell'accordo franco-russo, poiché parte dei suoi territori andarono a
costituire il Regno di Vestfalia, parte confluì, insieme a Pomerania e
Posnania, nel granducato di Varsavia e Danzica fu dichiarata città
libera. Inoltre la Prussia fu costretta a pagare ingenti spese di guerra e ad
accettare il divieto di concedere l'uso dei propri porti all'Inghilterra. Il
trattato che portò alla pace prevedeva inoltre la cessione da parte della
Russia dei suoi sbocchi al Mediterraneo, rappresentati da Cattaro e dalle Isole
Ionie; in cambio lo zar ottenne il dominio sulla Finlandia, possesso svedese, e
sulle province dell'Impero turco comprese nel territorio europeo (con
l'eccezione di Costantinopoli e della Rumelia). La pace segnò il momento
culminante della potenza dell'Impero napoleonico, con l'annessione alla Francia
del Belgio, della Savoia, di Nizza e Genova, nonché della Croazia e della
Dalmazia, e la costituzione di numerosi Stati satelliti: Olanda, di cui era re
Luigi Bonaparte; Confederazione del Reno; Regno di Vestfalia, affidato a
Gerolamo Bonaparte; Regno d'Italia, soggetto direttamente a Napoleone;
granducato di Varsavia; Svizzera, Regno di Napoli e Sicilia; Spagna, sotto la
sovranità di Giuseppe Bonaparte.