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Tieri, Aroldo.

Attore teatrale e cinematografico italiano. Figlio del commediografo Vincenzo Tieri, nel 1937 si diplomò all'Accademia nazionale d'arte drammatica Silvio D'Amico di Roma e l'anno successivo debuttò nella Francesca da Rimini di Gabriele D'Annunzio. Dal 1938 al 1941 fece parte della compagnia del Teatro Eliseo, con cui recitò nella Dodicesima notte e Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare e in testi di Nathalie Aiello-Puget, Alfredo Testoni e Carlo Lodovici. Dal dopoguerra predilesse testi di Luigi Pirandello, Terence Rattigan, Graham Greene e iniziò a lavorare anche nel teatro di rivista di Garinei e Giovannini, accanto ad Anna Magnani, Totò, Gino Cervi e Walter Chiari. Negli anni Cinquanta e Sessanta si dedicò alla radio (fu ospite fisso di Varietà e Gran Galà e interpretò il radiodramma Racconti romani di Moravia), alla televisione (La foresta pietrificata, 1957; Le avventure di Nicola Nickleby, 1957; Non son degno di te, 1965; Melissa, 1966; Non cantare, spara, 1968; Nero Wolf: veleno in sartoria, 1969) e, soprattutto, al cinema, in cui aveva debuttato nel 1939 con Mille chilometri al minuto di Mario Mattoli. Interpretò più di cento film, tra cui Chi l'ha visto? (1945) di Goffredo Alessandrini; Totò cerca casa (1949) e Totò e i re di Roma (1952) di Mario Monicelli e Steno; Totò cerca moglie (1950) e Le cameriere (1959) di Carlo Ludovico Bragaglia; Totò sceicco (1950), Totò terzo uomo (1951) e Totò, Peppino e le fanatiche (1958) di Mario Mattoli; Tizio, Caio e Sempronio (1951) di Marcello Marchesi e Vittorio Metz; Milano miliardaria (1951) di Marino Girolami e Marcello Marchesi; La presidentessa (1952) di Pietro Germi; La cambiale (1959) di Camillo Mastrocinque; Ciao, ciao, bambina (1959) di Sergio Grieco; Le avventure di Giacomo Casanova (1955), Letto a tre piazze (1960) e La feldmarescialla (1967) di Steno; Chi si ferma è perduto (1960), Lo smemorato di Collegno (1962) e Il giorno più corto (1962) di Sergio Corbucci. Nel 2001 partecipò a Pinocchio di Roberto Benigni. Tornato al teatro a partire dal 1965, in quell'anno formò la compagnia stabile Tieri-Lojodice con la moglie Giuliana Lojodice. Tra le più famose e apprezzate interpretazioni teatrali citiamo: Un marito (1984) di Italo Svevo, Il misantropo (1985) di Molière, Esuli (1987) di James Joyce, Marionette, che passione (1989) di Rosso di San Secondo, Le bugie con le gambe lunghe (1990) di Eduardo De Filippo, Care conoscenze cattive memorie (1993) di Israel Horowitz, L'amante (1999) di Marguerite Duras, dopo il quale si ritirò dalle scene (Corigliano Calabro, Cosenza 1917 - Roma 2006).