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Ticino.

Fiume (248 km; bacino di 7.230 kmq) della Svizzera e dell'Italia, affluente di sinistra del Po. Ha origine in Svizzera presso il Passo della Novena, nelle Alpi Lepontine; descrive, in seguito, una sorta di arco, dirigendosi dapprima verso Nord-Est, nella Val Bedretto, quindi verso Sud-Ovest, percorrendo la Val Leventina. Dopo aver oltrepassato Bellinzona, il T. prosegue in direzione Ovest e, attraversata la piana alluvionale di Magadino, confluisce, ancora in territorio elvetico, nel Lago Maggiore, del quale il T. è il più importante immissario (tra gli altri vi sono il Toce e il Maggia) e il solo emissario. Gli affluenti principali, in questa parte superiore del suo corso, sono il Brenno e il Moesa. Uscito dal Lago Maggiore all'altezza di Sesto Calende, il T. scorre in direzione Sud-Est in una pianura alluvionale, costituendo per un lungo tratto il confine tra il Piemonte e la Lombardia. In questo tratto il fiume si limita a ricevere gli apporti di piccoli corsi d'acqua derivanti dall'area delle risorgive. Il T. si getta nel Po pochi chilometri a Sud di Pavia, città che attraversa. Nel suo bacino sono compresi anche il Lago d'Orta e parte del Lago di Lugano. Il regime delle acque del T. nella sezione superiore del suo corso è di tipo alpino; dopo l'uscita dal Lago Maggiore si presenta più regolare. La portata media annua (410 m3/sec) è la seconda per i fiumi italiani, dopo quella del Po. Il T. è parzialmente navigabile nei tratti che vanno da Osogna, nell'omonimo cantone svizzero, al Lago Maggiore e dall'uscita del lago allo sbocco nel Po. Nella parte italiana del suo corso, le acque del T. vengono destinate a vari usi agricoli, civili, industriali, e in particolare, vengono utilizzate nell'irrigazione attraverso diversi canali, quali il canale Villoresi, il Naviglio Grande, il naviglio di Pavia, il Naviglio Sforzesco, il naviglio di Langosco. In territorio svizzero, invece, le acque del T. vengono usate quasi esclusivamente per la produzione di energia idroelettrica. Un problema legato alle numerose attività in cui sono coinvolte le acque del fiume è il controllo dei carichi inquinanti che ne derivano. ║ Parco regionale del T.: istituito nel 1974, si compone di 90.640 ha. Si può suddividere in quattro fasce: la zona ondulata che costituisce l'estremità settentrionale del parco; l'area pianeggiante in cui i rapporti tra attività agricole e habitat naturale si presentano più delicati; la pianura irrigua a Sud del canale Villoresi, che abbraccia importanti zone agricole e i centri di Pavia, Abbiategrasso e Vigevano; una fascia leggermente rilevata a Nord del Villoresi, che ospita attività industriali. • St. - Battaglia del T.: battaglia che si tenne nel 218 a.C. tra l'esercito romano, comandato dal console Publio Cornelio Scipione e quello di Annibale. Lo scontro, avvenuto in realtà in una zona più occidentale rispetto al fiume, fu indicato dagli antichi anche come battaglia del Po o di Clastidio. I Romani, aggirati dalla cavalleria nemica, dovettero ripiegare e lo stesso console, ferito, fu a stento sottratto ai nemici.
Il ponte coperto sul Ticino