Storico, politico e magistrato
francese. Studiò Diritto a Parigi e a Valence. Figlio del magistrato
Cristoforo ricoprì numerosi incarichi importanti. Accompagnò Paolo
il Folle in Italia e nel 1574 andò incontro ad Enrico III di ritorno
dalla Polonia e lo seguì a Parigi. Nel 1576 divenne consigliere del
Parlamento di Parigi, poi commissario del re in Normandia e Piccardia. Nel 1588,
ottenuta la carica di consigliere di Stato, contribuì alla
riconciliazione tra Enrico III e il re di Navarra, il futuro Enrico IV. Dopo
l'assassinio di Enrico III entrò al servizio di Enrico IV. Nel 1594 fu
eletto vicepresidente del Parlamento e gran maestro della biblioteca reale. Come
cattolico tollerante ebbe un notevole peso nell'elaborazione dell'Editto di
Nantes del 1598, sostenendo la libertà della Chiesa gallicana e
opponendosi all'applicazione di alcune direttive del Concilio di Trento. Dopo
l'assassinio di Enrico IV, nel 1610, si ritirò a vita privata ma nel 1616
la reggente Maria de' Medici gli affidò il ministero delle Finanze. Fu
anche un illustre storico, erudito e latinista. Scrisse una
Historia sui
temporis, che suscitò grandi polemiche e nel 1609 venne posta
all'Indice. Nei 138 libri della
Historia T. narra con
fedeltà e grande accuratezza stilistica le vicende politiche francesi dal
1543 al 1607. I primi 88 volumi, divisi in quattro parti, uscirono tra il 1604 e
il 1608, mentre gli altri 50 apparvero postumi a cura di P. Dupuy e N. Rigault,
insieme alle sue
Memorie, scritte in difesa della
Historia. Nel
1733 uscì a Londra l'edizione critica dell'opera (Parigi 1553-1617).