Poeta anglo-normanno. Vissuto, con tutta
probabilità alla corte di Enrico II ed Eleonora d'Aquitania, scrisse un
poema su Tristano, di cui sono giunti solo frammenti, per un complesso di 3.144
versi. Lontano dai moduli prettamente emotivi delle
chansons de geste,
T.,
nel
riflesso di un mondo raffinato e aristocratico,
fatto di giochi intellettualistici, di atmosfere intime e malinconiche e
segnato da un'introspezione psicologica nuova, diede vita al primo, insigne,
esempio di romanzo cortese (seconda metà XII sec.).