Generale piemontese. Ufficiale
durante la guerra di Successione austriaca, fece poi rapida carriera: nel 1781
comandò la città e la contea di Nizza, nel 1787 fu viceré
di Sardegna, nel 1790 governatore di Tortona e due anni dopo di Asti. Nella
campagna del 1793-94 ebbe il comando supremo dell'esercito delle Alpi Marittime;
marchese dal 1796, fu governatore di Torino (1797-98). Tenuto per un certo tempo
in ostaggio dai Francesi (1798), si unì poi ad A.V. Suvorov, assumendo la
guida dell'esercito sardo e, per volere del re, esule in Sardegna, anche la
luogotenenza generale degli Stati in terraferma. Di nuovo (1803), durante
un'assenza di Carlo Felice, ebbe l'ufficio di viceré in Sardegna, ove si
era rifugiato dopo la battaglia di Marengo (Nizza 1725 - Cagliari 1807).