Produttore cinematografico statunitense.
Compiuti gli studi alla New York University, nel 1919, grazie all'incontro con
Carl Laemmle, direttore della Universal, venne assunto nella grande casa di
produzione. Divenne ben presto sostituto di Laemmle a Hollywood, diventando,
poco più che ventenne, figura di spicco della cinematografia
statunitense. Passato alla Metro Goldwyn Mayer, produsse e supervisionò
personalmente la realizzazione di una serie di film, tra i quali ricordiamo:
La vedova allegra (1925), di E. Von Stroheim;
La folla (1928), di
K. Vidor;
Anna Christie (1930), di C. Brown;
Freaks (1932), di T.
Browning;
La famiglia Barrett (1934), di S. Franklin;
La tragedia del
Bounty (1935), di F. Lloyd;
Una notte all'opera (1935), di S. Wood.
Marito dell'attrice N. Shearer, si scontrò più volte con il
regista E. Von Stroheim, accusato di pretendere finanziamenti troppo elevati per
le sue realizzazioni. Dopo la sua morte, l'Academy of Motion Picture Arts and
Sciences istituì un premio a suo nome da tributare annualmente a un
produttore. F.S. Fitzgerald si ispirò a lui per il personaggio di Monroe
Stahr nel suo
Gli ultimi fuochi, rimasto incompiuto e portato sullo
schermo da E. Kazan nel 1976 (New York 1899 - Hollywood 1936).