(detto
il Lucchesino). Pittore e incisore
italiano. Stabilitosi a Roma, lavorò nella bottega del Domenichino e poi
in quella di Pietro da Cortona, del quale subì l'influenza. Si
dedicò con particolare passione al disegno e all'incisione e predilesse i
soggetti allegorici e le tematiche filosofiche e morali; le sue opere, originali
nel taglio compositivo e dotate di un intenso realismo soprattutto nella resa
dei paesaggi, tentano una fusione di elementi barocchi e classici e offrono
un'interpretazione intensamente drammatica del soggetto.
T. svolse anche
attività pittorica, eseguendo dipinti per chiese e privati, fra i quali
citiamo:
Sacrificio di Ifigenia (Bologna, Pinacoteca Nazionale),
Venere e Adone (Vienna, Accademia albertina),
Visione di sant'Angelo
carmelitano (Roma, chiesa di San Martino ai Monti) (Lucca 1611 - Roma
1650).