Regista cinematografico giapponese.
Seguì dapprima la professione del padre, ritenuto uno dei più
grandi maestri di ikebana, e frequentò l'Accademia di belle arti di
Tokyo. In seguito si dedicò alla pittura seguendo il movimento
surrealista e sviluppando un gusto e una sensibilità artistica che
influì non poco sulle sue opere cinematografiche. Abbandonata la pittura
per il cinema, dopo un paio di documentari, iniziò nel 1960 la sua
attività di regista in opere più impegnative: il suo primo
lungometraggio fu
La trappola, accolto con favore al festival di Cannes.
Seguì
La donna di sabbia (1963) che, sempre a Cannes, ottenne un
premio speciale. In esso si fece ancora più chiaro ed evidente il gusto
di
T. per il macabro, le rappresentazioni degli incubi e il continuo
passaggio dalla realtà all'immaginazione, all'allucinazione. La stessa
atmosfera pesante anima
Il volto di un altro (1965), il cui insuccesso
provocò un momentaneo allontanamento di
T. dal grande cinema. Dopo
quasi un decennio
T. diresse
Soldati d'estate (1971),
Rikyu
(1989),
Goh-hime (1992) (Tokyo 1927-2001).