Filologo classico italiano. Insegnò
nelle scuole secondarie sino al 1929, quando gli venne affidata la cattedra di
Lingua e Letteratura latina alla facoltà di Magistero
dell'università di Torino. Nel 1942 lasciò Torino per occupare la
stessa cattedra a Firenze. Dal 1954 fu membro dell'Accademia dei Lincei.
Dedicò i suoi studi e le sue ricerche alla letteratura e all'archeologia
greca e latina, con analisi approfondite sui tragici greci, su Eroda, Plauto,
Sinesio e Lucilio. Tra i suoi saggi citiamo:
Fabula,
prolegomeni allo
studio del teatro greco (1912);
Virgilio ed Enea (1928);
Storia
della letteratura latina da Tiberio a Giustiniano (1934);
Storia del
teatro:
il teatro antico (1959);
La lirica di Orazio (1960)
(Bari 1880 - Firenze 1964).