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Telecomunicazione.

Nome generico di ogni procedimento di comunicazione a distanza che permette di trasmettere a uno o più corrispondenti informazioni di varia natura e con qualsiasi mezzo. Le t. possono essere classificate secondo vari criteri: il numero e il tipo di corrispondenti da collegare, la natura del messaggio da trasmettere, il mezzo e la tecnica utilizzati per la trasmissione, ecc. Nonostante possano essere utilizzati sistemi di ogni natura per la trasmissione a distanza, i mezzi messi a disposizione attualmente dalla tecnologia elettronica sono di gran lunga i più veloci e i più flessibili; pertanto, quando si parla di t. si intende spesso il campo delle t. elettriche e delle sue applicazioni. Dal punto di vista dei corrispondenti interessati, si parla di t. punto-punto, quando sono presenti due soggetti separati, dei quali uno trasmette e l'altro riceve; essi possono essere collegati tramite un canale monodirezionale, se i due soggetti mantengono fissi i propri ruoli, o da un canale bidirezionale, quando entrambi possono avere ruolo di sorgente e di ricevitore dell'informazione. Se, invece, la sorgente dell'informazione trasmette il messaggio a più soggetti, si parla di t. circolare o di t. in diffusione. Dal punto di vista del messaggio da trasmettere, le t. vengono classificate in base alla quantità di informazione contenuta e al tempo necessario per effettuarne la trasmissione; poiché tali quantità sono connesse alla larghezza di banda in frequenza del segnale elettrico associato al messaggio, i vari settori delle t. possono essere classificati in base alle larghezze di banda impiegate. L'ulteriore sviluppo della tecnologia ha reso rilevanti anche le trasmissioni di tipo numerico, che consentono una diversa classificazione dei segnali utilizzati, basata sulle cifre binarie (bit) da trasmettere al secondo: è possibile, tuttavia, collegare la larghezza di banda di un canale numerico alla sua capacità di trasmissione, espressa in bit/sec. Dal punto di vista dei mezzi utilizzati per trasmettere l'informazione, occorre distinguere tra mezzi fisici, ovvero i dispositivi materiali utilizzati, e tecniche che consentono di effettuare la trasmissione. Ciascun mezzo di trasmissione (tratte hertziane, cavi coassiali, fibre ottiche, ecc.) ha proprie caratteristiche rispetto al tipo di canale utilizzato e comporta una certa quantità di disturbo (interferenza, rumore), che deve essere corretto utilizzando procedimenti quali la modulazione, l'equalizzazione, l'amplificazione, ecc. Per quanto riguarda le tecniche di trasmissione, la valutazione avviene in base a criteri che si rifanno al concetto di qualità della trasmissione. I grandi sistemi di t. possono essere suddivisi in due categorie: i sistemi telegrafici e telefonici, realizzati per mezzo e con l'ausilio di linee di collegamento, e i sistemi di radio e video diffusione, che utilizzano le radioonde. Ciascuno di essi può, a sua volta, utilizzare una molteplicità di mezzi di trasmissione, purché in ricezione la qualità del segnale rimanga accettabile: ciò è reso possibile grazie a opportune convenzioni, stabilite in base a normative emesse da organismi internazionali, a cui gli apparati devono sottostare, che garantiscono il soddisfacimento delle caratteristiche tecniche necessarie per un adeguato collegamento nei vari punti di interconnessione lungo le tratte di trasmissione. I satelliti hanno rivoluzionato i sistemi di t., garantendo la trasmissione in tempo reale di segnali audio, video e digitali da qualunque posto della superficie terrestre. ║ Unione Internazionale delle Telecomunicazioni: ente specializzato dell'Organizzazione delle Nazioni Unite sorto durante la Conferenza internazionale di telegrafia e radiotelegrafia di Madrid del 1932 dalla fusione dell'Unione Telegrafica Internazionale (fondata nel 1865) e dell'Unione Radiotelegrafica Internazionale (fondata nel 1906) e passato all'ONU nel 1947 (Conferenza di Atlantic City), avente il compito di stabilire normative di carattere internazionale nel campo delle t. e di dirimere problemi e controversie fra diverse Nazioni, ferma restando la competenza dei singoli Stati nell'individuazione dei requisiti necessari per poter operare in tale settore. In Italia la disciplina delle t. ha la sua fonte nel libro del codice postale dedicato alle t. (D.P.R. 29-3-1973, n. 156), nel quale sono separatamente considerati i servizi telegrafici, i servizi telefonici e i servizi radioelettrici; la riserva esclusiva dei servizi di t. allo Stato, sancita in un primo tempo dal codice, è stata oggi modificata, nell'ottica di una ragionevole combinazione tra attività riservate allo Stato e attività rimesse all'iniziativa privata, in una costruttiva e vantaggiosa intesa fra pubblico e privato. Secondo le convenzioni internazionali, resta tuttavia allo Stato l'obbligo di pianificare la ripartizione delle frequenze tra le varie utilizzazioni; contenere nel minimo indispensabile le frequenze utilizzate; prevenire ed eliminare interferenze e disturbi; subordinare ad apposite licenze l'installazione e l'esercizio di stazioni radioelettriche. In ambito internazionale, sono state sottoscritte particolari convenzioni fra gli Stati o fra gruppi di Stati per dirimere certe controversie o per modificare i regolamenti in base alle esigenze delle tecniche di t. più recenti; tali convenzioni riguardano in particolar modo il servizio radiomarittimo mobile e la radionavigazione in genere, la ricezione di trasmissioni televisive sul territorio diverso da quello degli Stati emittenti, e l'equo accesso alle radiofrequenze disponibili da parte di tutti gli Stati.
Sistema di telecomunicazione mediante satellite