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Teixeira de Pascoaes, Joaquim.

Pseudonimo di Joaquim Pereira T. de Vasconcelos. Poeta portoghese. Studente di Giurisprudenza all'università di Coimbra, nel 1898 pubblicò il suo primo volume di liriche Sempre, che ebbe un'entusiastica accoglienza da parte del pubblico e della critica; altrettanto avvenne con il secondo volume di poesie intitolato Terra prohibida, uscito l'anno seguente. T. si impose definitivamente con il poema Jesus e Pan (1903): in quest'opera il poeta si presenta come apostolo di una nuova religione fondata sulla fusione del Cristianesimo con il paganesimo. Contemporaneamente egli auspicava, nei suoi versi, un rinnovamento dell'arte e dell'umanità stessa. Tra le altre sue opere ricordiamo: Para a Luz (1904); Vita etérea (1906); As sombras (1907); Maranos (1911); Regresso au paraiso (1912), sorta di dramma filosofico che si svolge nell'incomparabile scenario del Marao, la montagna che sorge fra il Tras-os-Montes e il Minho. In esso affiora la saudade, la nostalgia fatta di struggente malinconia e di ricordi, che è stata alla base del movimento artistico-letterario noto come Renascença portuguesa che egli, nazionalista convinto, riassunse nella sua teoria, detta del saudosismo, e che sostenne nella serie di saggi O éspirito lusitano, O genio portugues na sua espressâo filosofica, poetica e religiosa ed altri ancora. T. fu anche narratore; scrisse alcuni racconti, tra cui O empecido (Amarante, Oporto 1878 - Sâo Joâo de Gatâo 1952).