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Tègea). Antica città dell'Arcadia
sud-orientale, nel Peloponneso, che sorgeva su un altopiano. Situata in
posizione favorevole, sulla via Sparta-Corinto, ebbe un rapido sviluppo ma, a
seguito di contrasti con Sparta, fu costretta ad accettarne (circa 550 a.C.) il
predominio e a entrare nella lega peloponnesiaca. Dopo le guerre persiane, in
cui i Tegeati combatterono valorosamente accanto a Sparta, i rapporti tra le due
città si incrinarono sempre più, finché
T.,
staccatasi dalla lega peloponnesiaca, si alleò con Argo, dovendosi
sottomettere nuovamente a Sparta dopo le sconfitte patite nel 473 a.C. e nel 470
a.C. Fedele a Sparta nelle guerre peloponnesiache, dopo Leuttra (371 a.C.) la
città prese parte alla fondazione della lega arcadica, combattendo contro
Epaminonda nella battaglia di Mantinea (362 a.C.). Entrata nella lega etolica
(235 circa a.C.), nel 229 a.C.
T. fu vinta da Cleomene III di Sparta;
conquistata da Antigono Dosone, dal 222 a.C. fu definitivamente annessa alla
lega achea (ad eccezione di un breve periodo, dal 210 a.C. al 207 a.C., in cui
tornò sotto l'egemonia spartana), perdendo via via d'importanza. •
Archeol. - Il luogo, abitato fin dal periodo miceneo, era sede di un famoso
tempio dedicato ad Atena Alea che, distrutto da un incendio nel 395 a.C., fu
ricostruito sotto la direzione di Scopa intorno al 350 a.C. Il tempio era
dorico, periptero, esastilo e misurava 47,52 x 19,16; la cella, circondata da
colonne corinzie, custodiva una statua d'avorio di Atena, portata poi da Augusto
a Roma, e un gruppo scultoreo raffigurante Asclepio e Igea attribuito a Scopa,
il quale fu con certezza l'autore dei frontoni scolpiti con episodi mitologici,
come la caccia al cinghiale caledonio e la lotta di Achille e Tefeo. Dell'antica
città sono stati rinvenuti resti della cinta muraria, risalente al IV
sec. a.C., dell'agorà e del teatro.