Insieme dei dialetti della famiglia germanica
occidentale, lingua nazionale di Germania, Austria e Svizzera
(V. OLTRE). ║ Appartenente alla Germania:
popolo t. ║ Cittadino abitante, originario o nativo della Germania:
avere la moglie t. • Arald. -
Scudo t.: per convenzione,
scudo sagomato con linee a incavo ai lati o sulla parte superiore. • Econ.
-
Sistema di ammortamento t.: sistema di ammortamento di un prestito in
cui il debitore versa periodicamente al creditore una certa somma che comprende
una quota parte degli interessi (stabiliti anticipatamente), in modo che
l'estinzione del prestito e quella degli interessi avvengano simultaneamente
allo scadere del termine pattuito. • Ling. - La differenziazione in vari
dialetti del gruppo
t. risale al periodo predocumentario. L'affermazione
dei Franchi sul piano politico-militare comportò, sul piano fonetico, la
cosiddetta
seconda rotazione consonantica (passaggio di sonora in sorda e
di sorda in affricata, se iniziale o postconsonantica, o in spirante, se
intervocalica), che diede vita alla distinzione tra
alto-t.
(
Hochdeutsch) e
basso-t. (
Niederdeutsch). Il primo si
divide in due settori:
t. superiore (
Oberdeutsch), parlato
in Austria, in gran parte della Svizzera e in Alsazia e che comprende il franco
superiore, l'alemanno e il bavarese, e
t. centrale
(
Mitteldeutsch), che è diffuso nella restante area fino al confine
con il basso-
t. e che annovera il medio-franco occidentale, il
medio-franco orientale e il turingio. Il basso-
t., invece, è
diffuso nelle pianure settentrionali della Germania, dei Paesi Bassi e del
Belgio e comprende il basso-franco, il basso-sassone e il basso-
t.
orientale. Storicamente, la lingua
t. è divisa in
t.
antico (
Althochdeutsch, dal VI al XII sec.),
t.
medio (
Mittelhochdeutsch, dal XII al XVI sec.) e
t.
nuovo (
Neuhochdeutsch). Le prime testimonianze (espressioni locali
interpolate nel diritto franco) risalgono all'età merovingia; dell'VIII
sec. sono, invece, i testi religiosi e i glossari latino-
t.,
nonché il primo documento letterario (costituito dal frammento di
Hildebrand). Già in quell'epoca, nella quale pure non si era ancora
formata alcuna lingua letteraria, si affermò, su impulso della stessa
cultura carolingia, l'utilizzo dell'alto-
t. Per la formazione della
lingua fu, però, decisivo l'influsso del neolatino, che agì in
profondità sul lessico, mentre per la fisionomia determinanti furono due
specifici fenomeni fonetici (metafonia e riduzione di timbro delle atone). Nel
periodo medio, di particolare importanza fu l'influenza francese che
veicolò i temi della poesia cavalleresca, determinando in questo modo
anche una certa unificazione linguistica (sebbene, poi, a livello di coscienza
popolare sia stata ben più rilevante la lingua delle cancellerie e quella
delle corporazioni). È da questa pluralità di fonti che nacque il
t. moderno quale frutto di un livellamento tra i dialetti superiori e
centrali compiutosi in Sassonia all'inizio del XVI sec.; decisivo fu, al
riguardo, l'apporto di M. Lutero che, scegliendo la lingua cancelleresca per la
sua traduzione della Bibbia e adattandola alle capacità di comprensione
della popolazione, realizzò l'unificazione linguistica
t. L'opera
di Lutero venne a fine secolo riconosciuta dai grammatici (I. Claius,
Grammatica Germanicae linguae, 1578) e la sua lingua divenne la lingua
ufficiale di Germania e Austria. Diffusasi agli inizi del XX sec. in Ungheria,
sul Baltico e nelle colonie africane, nel 1971 essa ottenne anche la
parificazione all'italiano in Alto-Adige. • Zool. -
Cane pastore
t.: V. PASTORE TEDESCO.