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Tatlin, Vladimir Evgrafovič.

Pittore e scultore sovietico. Nei primi anni del secolo viaggiò in Egitto, Grecia, Turchia, partecipando contemporaneamente ai corsi di V. Serov e di K. Korovin presso l'istituto d'arte di Mosca. Dal 1907 iniziò a frequentare N. Gonciarova, M. Larionov e K. Malevič, esponenti dell'avanguardia russa, e intervenne ad alcune esposizioni a Mosca e a Pietroburgo con opere ricche di riferimenti al Postimpressionismo francese (Marinaio, 1911-12, Museo russo di San Pietroburgo). Nel 1913, durante un soggiorno parigino, conobbe i collage polimaterici di P. Picasso che determinarono una svolta nella produzione tatliniana, segnata dall'abbandono delle tecniche cubo-futuriste d'esordio e dall'adesione a una pittura integrata da materiali eterogenei. Risalgono a questo periodo i primi rilievi dipinti in cui l'artista seziona l'oggetto, eliminandone ogni accenno figurativo e ottenendo pure sagome geometriche (assemblaggi di forme in metallo, gesso, legno). Nel 1915 T. realizzò i Rilievi angolari o controrilievi, creazioni astratte che invadono lo spazio pittorico bidimensionale, mentre nel 1917 T. diede vita, con A.M. Rodčenko, al movimento del Costruttivismo aderendo ai principi rivoluzionari. L'artista diresse infatti la sezione arti figurative moscovita del commissariato del popolo per l'istruzione e nel 1919 ricevette l'incarico di progettare il monumento, mai compiuto, alla Terza Internazionale, sintesi di architettura e scultura, di funzionalità e di simbolismo. Il modello del monumento (che avrebbe dovuto avere un'altezza di 400 m), presentato a Mosca nel 1920, consisteva di una duplice spirale ad assi sfasati lungo la quale erano sospesi un cilindro, un cubo e un cono di vetro dotati di sale per conferenze, biblioteche, ecc., e animati da moti rotatori discordi. Nel 1924 T. venne designato direttore del Dipartimento della cultura dei materiali, nel 1925 del Dipartimento del teatro e del cinema a Kiev, nel 1927-29 della Facoltà dei lavori in legno e metallo a Mosca e della Facoltà di ceramica. Dal 1932 l'artista si dedicò alla creazione di allestimenti teatrali e alla pittura di nature morte (Char'kov 1885 - Mosca 1953).