Poeta italiano. Servì nell'esercito
spagnolo al seguito di don García, figlio di don Pedro di Toledo,
viceré di Napoli, nella guerra contro i Turchi. Nel 1553 fu
amministratore delle dogane e più tardi capitano di terra a Gaeta. Fu
autore prolifico; tra le opere principali citiamo: l'egloga drammatica
I due
pellegrini (1527, rifatta nel 1538);
Il vendemmiatore (1532), opera
in ottave, nella quale riprende il canto e i racconti della vendemmia;
Stanze
a Bernardino Martirano (1540), in cui viene descritta la vita dei marinai;
Clorida (1547), opera in ottave derivata da l'
Aretusa di B.
Martirano;
Le lagrime di San Pietro (1539; 1559, incompleto);
La
balia (1552);
Il podere (1560), una sorta di vademecum a uso di un
amico intenzionato a comprare e coltivare una villa;
Canzoniere (postumo,
1711), raccolta di liriche d'amore dedicate alla nobildonna Maria d'Aragona
d'Avalos (Venosa, Potenza 1510 - Teano, Caserta 1568).