Pittrice statunitense. Frequentò
l'Institute of Art di Chicago, trasferendosi quindi a New York, dove
entrò in contatto con il gruppo surrealista di cui facevano parte A.
Breton, M. Duchamp e M. Ernst (che sposò nel 1946 e seguì in
Francia e nei suoi spostamenti negli Stati Uniti). Anch'ella esponente della
corrente surrealista, cui diede una coloritura cupa e trasfigurata, negli anni
Cinquanta orientò la sua produzione in senso più luminoso e
sereno, spaziando anche nel campo della scultura in stoffa e gommapiuma.
Realizzò scenografie e costumi per gli allestimenti dei balletti di G.
Balanchine. Tra le sue opere si ricordano
Giochi di bambini (1942);
Camera 202;
Hôtel du Pavot (1974) (n. Galesburg, Illinois
1910).