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Tanizaki, Junichirō.

Scrittore giapponese. Nato in una famiglia di mercanti, si iscrisse alla facoltà di Letteratura giapponese all'università di Tokyo senza, però, riuscire a laurearsi per problemi economici. Nel 1949 gli fu conferito il premio imperiale per la letteratura. I racconti dell'esordio (Il tatuaggio, 1910; Il segreto, 1911) uniscono motivi romantici e decadenti ai temi caratteristici della tradizione giapponese e rivelano già quella continua ricerca di situazioni morbose che compare in tutta la sua attività letteraria. Imperniati attorno al tema del conflitto tra Oriente e Occidente sono i romanzi L'amore di uno sciocco (1924), Storia di Tomoda e Matsunaga (1926) e Gli insetti preferiscono le ortiche (1929); di ambientazione storica sono, invece, Racconto di un cieco (1931), Vita segreta del signore di Bushu (1932), Neve sottile (1942-48) e La madre del generale Shigemoto (1950). Le ultime opere (La chiave, 1956; Il diario di un vecchio pazzo, 1962) sono, infine, di ambientazione contemporanea e si caratterizzano per la descrizione di situazioni spregiudicate (Tokyo 1886 - Jugawara, Kanagawa 1965).