Strumento membranofono a percussione detto anche
tamburo basco. Il
t. è formato da una membrana tesa sopra
un cerchio di legno, dotato di fessure nelle quali sono applicati campanelli o
dischi metallici (
sonagli). Lo si suona esercitando una percussione sulla
membrana con la mano (si possono utilizzare il dorso, il palmo o le dita) o
agitandolo rapidamente, affinché i sonagli producano un tintinnio. Di
origine antica, il
t. è diffuso in Italia meridionale e in Spagna,
nelle danze locali. Anche le orchestre possono ricorrere a questo strumento, per
conferire all'esecuzione particolari coloriture. • Ind. tess. -
Apparecchio per misurare il titolo dei nastri e degli stoppini, formato da una
piccola calandra collegata a una bilancia. • Abbigl. - Cappellino da
donna, a cupola bassa, a forma di disco; se indossato in occasione di cerimonie,
è dotato di veletta. • Giochi - Attrezzo utilizzato nel gioco
omonimo. È formato da un telaio circolare di legno (del diametro di circa
28 cm) ricoperto di pelle sintetica, fornito di una manopola di cuoio.
L'attrezzo serve per lanciare la palla durante il gioco. ║ Il gioco
stesso. Le origini del gioco del
t. risalgono all'epoca dell'antica Roma;
ebbe vasta popolarità nel Rinascimento, quando era chiamato
palla a
scanno. Le modalità attuali di gioco sono più recenti:
risalgono, con poche successive modifiche, al XIX sec. In Italia la pratica di
questo sport è ancora diffusa, soprattutto in Piemonte, Veneto e Toscana,
ed è regolamentata dalla FIPT (Federazione Italiana Palla-Tamburello),
creata a Firenze nel 1927. Ogni partita di
t. si svolge tra due squadre,
disposte in campo frontalmente. Il campo di gioco, rettangolare, è diviso
a metà da una linea detta
cordino. All'interno di ciascuna
metà campo, a una certa distanza dal cordino, si trova la linea di
battuta (
testata), dietro la quale si pone il battitore che lancia la
palla per dare inizio al gioco. A protezione del campo di gioco (costruito in
terra battuta) si deve erigere una recinzione. Lo spazio che viene a ritagliarsi
tra il rettangolo di gioco e la recinzione è definito
area di
ripresa o
area di rimbalzo. La palla, che le due squadre si rimandano
a vicenda durante il gioco, è di gomma semipiena, presenta un diametro di
5-6 cm e un peso di 70 g. I giocatori possono colpirla al volo (
volata) o
dopo un solo rimbalzo sul loro terreno. Si assegna un punto a una squadra quando
la palla oltrepassa in volo tutti i giocatori della squadra avversaria (
palla
volata), quando non viene rinviata dagli avversari dopo il primo rimbalzo o
viene gettata in fallo dagli stessi. Ogni gioco è composto da 4 punti
(chiamati, in successione, 15, 30, 40, 50). L'insieme di tre giochi costituisce
un
trampolino, al termine del quale le squadre si avvicendano al
servizio. Una partita si compone di 13 giochi; quando le squadre hanno
conseguito lo stesso punteggio, al termine del penultimo gioco, l'incontro si
chiude in parità. Ogni partita è affidata alla direzione di un
arbitro, che si avvale della collaborazione di due guardalinee. Oltre agli
incontri all'aperto si tengono anche partite al coperto (
indoor). Le
squadre sono composte da un
battitore, che una volta effettuato il
servizio si colloca nella posizione di
spalla, da un
rimettitore
(affiancato dalla spalla), schierato a fondo campo, da un
centrocampista,
disposto nella zona centrale della propria metà campo, e da due
terzini, disposti, l'uno a destra, l'altro a sinistra, in
prossimità della linea mediana.