Poeta francese. Esordì con l'antologia
di gusto parnassiano
Le jardin des rêves (1880); dopo il
trasferimento a Parigi, frequentò gruppi di poeti decadenti e
collaborò con la rivista "Décadent". Si accostò
poi al Simbolismo, senza disdegnare tuttavia la satira e il giornalismo nei
quali eccelse, grazie al temperamento irruente, bizzarro e polemico.
Dichiaratosi anarchico e divenuto collaboratore della rivista
"Libertaire",
T. espresse sia in poesia sia in prosa il
proprio carattere indomabile; tra i testi ricordiamo:
Au pays du mufle
(1891),
Vitraux (1892),
Imbéciles et gredins (1900),
Poésies aristophanesques (1904) (Tarbes 1854 - Combs-la-Ville,
Senna e Marna 1919).