Famiglia di ballerini e coreografi italiani. ║
Filippo: ballerino del Teatro alla Scala, si esibì nei maggiori
teatri italiani e al Teatro dell'Opéra di Parigi. Dal 1805 si
dedicò all'attività di coreografo, formulando un nuovo stile
interpretativo fondato sulla leggerezza dei movimenti e sull'elevazione (il
ballet blanc). Ideò alcuni tra i più famosi balletti
romantici, gran parte dei quali interpretati dalla figlia Maria, tra cui
ricordiamo
La sylphide (1832),
La fille du Danube (1836),
L'Ombre (1839) (Milano 1777 - Como 1871). ║
Maria: figlia e
allieva di Filippo, studiò a Parigi con G.B. Coulon, esordendo nel 1822 a
Vienna. Si esibì poi all'Opéra di Parigi (1827-32), alla Scala
(1841) e a Pietroburgo (1837-42); prima di abbandonare le scene (1847),
danzò in
La gitana (1838),
Pas de quatre (1845) e in
Le
jugement de Paris (1847), con cui si accomiatò dal pubblico.
Stabilitasi in Italia, l'artista fu costretta dalle difficili condizioni
finanziarie a ritornare a Parigi, dove venne nominata ispettrice della scuola di
danza dell'Opéra. Durante questo periodo la
T. allestì per
la propria allieva E. Livry il suo unico balletto,
Le papillon (1860),
con musiche di J. Offenbach. Spinta da nuovi dissesti finanziari, legati alla
guerra del 1870-71, a trasferirsi a Londra, trascorse gli ultimi anni della sua
esistenza a Marsiglia. Incarnazione di uno stile in cui la tecnica e i
virtuosismi sulle punte miravano a ottenere un effetto di grazia immateriale, la
T. fu il simbolo del balletto romantico e l'iniziatrice di una nuova
estetica della danza (Stoccolma 1804 - Marsiglia 1884). ║
Paolo:
figlio di Filippo, esordì come ballerino a Parigi; si esibì poi a
Stoccarda (1825-30) e a Berlino, dove diresse i balli di corte.
T. fu
inoltre coreografo dei balletti della Scala (1861-62), teatro in cui
rappresentò l'applaudito
Flik e Flok (1861) (Vienna 1808 - Berlino
1884).