Uomo politico e letterato italiano. Esponente
del Moderatismo toscano, dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, nel
1848 partecipò alla campagna contro l'Austria in qualità di
capitano di fanteria e l'anno successivo, con la restaurazione granducale,
divenne segretario del consiglio di Stato. Ricevuto da B. Ricasoli l'incarico di
ministro dell'Istruzione (1859), dopo l'Unità fu consigliere e quindi
presidente del consiglio di Stato. Nominato senatore dal 1871, ricoprì la
carica di vicepresidente del Senato dal 1876 al 1880 e dal 1886 al 1890.
Interessato agli studi storici, fu collaboratore dell'Archivio Storico Italiano,
nonché presidente dell'Istituto Storico Italiano. Tra i suoi scritti
più importanti citiamo:
Studi di critica storica (1876);
Gino
Capponi (1879);
Vite e ricordi d'Italiani illustri del sec. XIX
(1884). Curò inoltre l'edizione degli scritti di V. Antinori, M.
D'Azeglio, G. Capponi. In collaborazione con A. Gotti pubblicò
l'
Epistolario di Bettino Ricasoli (10 volumi, 1876-97) (Pomarance, Pisa
1818 - Roma 1898).