Voce latina: supposizione. Nella logica medioevale,
capacità significativa dei termini all'interno di una proposizione.
Così, ad esempio, nella proposizione "l'uomo cammina", il
termine "uomo" designa individui concreti; allo stesso modo, nella
proposizione "l'uomo è una specie", il termine
"uomo" designa un concetto. Si possono distinguere una
s.
naturale (o
abituale o
assoluta), che è propria del
termine considerato per se stesso, e una
s. accidentale (o
attuale o
rispettiva), che compete al termine quando ricorre in un
contesto; si può, poi, avere una
s. personale
("Socrate è un uomo"), una
s. semplice
("l'uomo è una specie") e una
s. materiale
("l'uomo è un nome"). Introdotta nel XII sec., la teoria
della
s. venne sviluppata soprattutto da Pietro Ispano nel XIII sec. e da
Guglielmo di Occam e da Giovanni Buridano nel XIV sec.