Pseudonimo di
Arvīds Peine. Poeta e pubblicista lettone. Artista particolarmente
influenzato dall'Espressionismo russo e occidentale (direttamente legate ad esso
sono le opere
L'armata alata, 1920;
Metamorfosi, 1923, e
A
Clodia, nelle quali forte è la presenza del culto del femminino), fu
anche autore di opere umoristiche che pubblicò con lo pseudonimo di
Oliveretto. Nel 1940 entrò a far parte del Governo lettone sovietico,
divenendo poeta del popolo e svolgendo un'intensa attività pubblicistica
comprendente la redazione di versi patriottici per i quali gli fu conferito il
premio Stalin 1948. Tra le sue altre opere ricordiamo:
La lampada nel
vento (1931) e
Ancora una primavera (1964), ultima sua raccolta
(Inčkalms, Vidzeme 1894 - Riga 1975).