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Strasburgo.

Città (264.100 ab.) della Francia, nell'Alsazia, capoluogo del dipartimento del Basso Reno; è situata su due rami del fiume Ill, in prossimità della confluenza di questo con il Reno. • Econ. - Importante centro industriale (industrie tessili, alimentari, meccaniche, chimiche e petrolchimiche), e porto fluviale (il secondo, dopo Duisburg, degli scali sul Reno), è anche un attivo centro turistico e culturale. • St. - La posizione della città, posta sulla direttrice di collegamento tra il Mediterraneo e l'Europa centro-occidentale e nella zona di transizione tra Francia e Germania, è all'origine delle complesse e alterne vicende della città. Il nucleo urbano più antico sorse in un'isola fluviale intorno al luogo fortificato, prima gallico e poi romano, di Argentorate (o Argentoratum). Per la sua importanza strategica fu sede di legioni fin dall'età augustea. Gli Alamanni, impadronitisi della fortezza della città, vi furono sconfitti nel 357 da Giuliano l'Apostata. Dopo il periodo delle invasioni barbariche S. risorse sotto il Regno dei Franchi col nome di Straszeburc (in latino Stratiburgum). Entrata a far parte nel 952 del Regno di Germania, dal 982 fu governata dai vescovi-conti, divenuti tali per l'investitura dell'imperatore Ottone II. Nel corso del XIII sec. la città ottenne alcune libertà municipali, ma solo nel 1262 si liberò definitivamente dall'autorità temporale dei vescovi, sconfiggendo nella battaglia di Oberhausbergen il vescovo Gualtiero di Geroldseck. Nel 1349 la partecipazione al governo della città fu ulteriormente allargata ai ceti borghesi; tale riforma fu sancita definitivamente con la Costituzione del 1482. Lo sviluppo economico di S. proseguì almeno fino alla metà del XVI sec. La città divenne anche un vivace polo culturale grazie alla creazione di scuole di ogni grado. Il declino iniziò quando S., che aveva offerto rifugio agli ugonotti perseguitati, divenne teatro delle lotte di religione. Alla fine della guerra dei Trent'anni, durante la quale l'area strasburghese soffrì più volte il passaggio degli opposti eserciti, S. venne sottomessa all'Impero, mentre l'Alsazia passò alla Francia. L'atto di capitolazione sottoscritto a Illkirch nel 1681 sancì il passaggio della città alla Monarchia francese garantendo, anche se solo formalmente, le antiche libertà politiche e religiose. Il Settecento fu viceversa un secolo di floridezza economica, grazie alle agevolazioni doganali che fecero di S. uno dei maggiori centri europei del commercio di transito. Lo sviluppo economico della città proseguì nel secolo successivo, favorito dall'istituzione, a metà dell'Ottocento, dei collegamenti ferroviari e fluviali (il porto e il Grande Canale d'Alsazia). Occupata nel 1870 dai Prussiani, S. fu annessa con l'Alsazia all'Impero tedesco, verso il quale la maggior parte della popolazione mantenne sempre un atteggiamento ostile. Durante il periodo tedesco (1870-1919) la città iniziò tuttavia il suo sviluppo industriale. Alla fine della prima guerra mondiale, S. tornò, con l'Alsazia e la Lorena, a fare parte della Francia. Nella seconda metà del XX sec. S. è divenuta sede di alcune delle massime istituzioni internazionali (Consiglio d'Europa) e comunitarie (Parlamento europeo). ║ Giuramento di S.: patto con il quale, nell'842, Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo, figli di Ludovico il Pio, rinnovarono l'alleanza contro il fratello Lotario, da essi già sconfitto in battaglia l'anno precedente. Il testo del giuramento, pronunciato da Carlo in tedesco e da Ludovico in francese, rappresenta uno dei più antichi documenti pervenutici redatti nelle due lingue. • Arte - Delle antiche mura sono ancora visibili quattro torri lungo i Ponti Coperti. La cattedrale della città, edificata nei secc. XII-XV, è tra le più importanti testimonianze dell'arte gotica europea. Notevoli i portali esterni, decorati da rilievi romanici e gotici, e il campanile del XV sec. All'interno, il pilastro degli Angeli con bellissime sculture del XIII sec., e un orologio astronomico del XVI sec.; splendide le vetrate, dei secc. XII-XIV. Da ricordare inoltre le chiese di Saint-Pierre-le-Jeune (XIII sec.), di Saint-Thomas (sec. XIII-XIV) e di Saint-Pierre-le-Vieux (XV sec.). Il più famoso degli edifici civili è la Maison Kammerzell (secc. XV-XVI), con preziosi intagli lignei. Altri edifici insigni, costruiti in stile classicheggiante francese, sono il castello di Rohan (1731-42), oggi sede di musei, il municipio, la prefettura. Nel parco dell'Orangerie sorge il Palais de l'Europe (1977) di M.H. Bernard. Tra le istituzioni culturali, il Museo delle belle arti (che conserva notevoli opere di maestri italiani, fiamminghi, spagnoli e francesi), il Museo d'arte moderna, il Museo alsaziano (folclore e artigianato), il Museo delle arti decorative, dove sono custodite raccolte di ceramiche degli Hannong, che nel 1721 fondarono a S. una celebre manifattura specializzata nei servizi da tavola.
La cattedrale di Strasburgo