Città (592.000 ab.) della Germania, capitale
del Baden-Württemberg. Sviluppatosi in una conca naturale a 250 m s/m.,
presso il fiume Neckar, l'abitato si è andato via via estendendo anche
alle circostanti colline. Per le sue istituzioni teatrali e culturali (tra cui
due università),
S. è tra i centri più vivaci della
Germania. • Econ. - Importante centro commerciale e di comunicazione,
è sede di industrie automobilistiche (Daimler-Benz, Porsche),
elettrotecniche, elettroniche, meccaniche di precisione, ottiche (apparecchi
fotografici, occhiali), tessili, chimiche, grafico-editoriali. • St. -
Citata per la prima volta nel 1229,
S. ebbe diritti di città solo
dal 1286; crebbe d'importanza nel XIV sec., dopo essere diventata residenza dei
conti del Württemberg e sede della Cancelleria. La città legò
le sue sorti a quelle della corte ducale del Württemberg, tanto che conobbe
un temporaneo declino nel periodo in cui, nel XVIII sec., la capitale fu portata
a Ludwigsburg. Nel giugno 1849 vi si riunì il Parlamento di Francoforte.
Subì gravissimi danni durante la seconda guerra mondiale. • Arte -
Degli edifici storici di
S. (tutti fortemente restaurati dopo le
distruzioni belliche) restano il castello vecchio (del XIII sec., rifatto in
stile rinascimentale nel Cinquecento), il castello nuovo (costruito fra il 1744
e il 1807), i palazzi neoclassici Hohenheim (1791), Rosestein (1829) e il
castello della Solitude (1763-67); la chiesa gotica di Santa Croce (secc.
XIII-XV), la chiesa di San Leonardo (1474) e la chiesa dell'Ospedale (XV sec.).
Negli anni Venti la città fu teatro di un'interessante sperimentazione
architettonica; testimonianza di questo periodo sono la stazione centrale in
stile razionale (P. Bonatz e F. Scholer, 1911-28) e il quartiere sperimentale di
abitazioni operaie (il
Weissenhof Siedlung) per il quale presentarono
progetti J.J.P. Oud, Le Corbusier, P. Behrens Mies Van der Rohe e altri. Le
opere edili del dopoguerra hanno portato la città a uno sviluppo
urbanistico e architettonico di grande rilevanza, cui hanno contribuito i
maggiori architetti europei. Sono da ricordare: la scuola am Gänsberg (G.
Wilhelm, 1953); la torre della televisione (F. Leonhardt, 1955); la Liederhalle
(A. Abel, R. Gutbrod e B. Spreng, 1956); i grattacieli per abitazioni Romeo und
Julia (H. Scharoun, 1954-59), la Neue Staatsgalerie e il piccolo teatro (J.
Stirling, 1977-84). Importanti raccolte d'arte sono custodite nella
Staatsgalerie; il Württembergisches Landesmuseum è invece dedicato
alla storia e all'arte locali.
Stoccarda: la Schlossplatz Konigsbau