eXTReMe Tracker
Tweet

Stevenson, Robert Louis.

Romanziere, saggista e poeta scozzese. Appartenente a un'agiata famiglia borghese, si laureò in Giurisprudenza nel 1875, ma fu presto distolto dagli impegni giuridici dal prevalente interesse per la letteratura. Nel 1866 scrisse un lungo racconto a carattere storico e una dotta ricerca sulla sollevazione del Pentland del 1666; iniziò quindi a collaborare a varie riviste, pubblicandovi racconti e articoli, e segnalandosi per la studiata eleganza della sua prosa. Amante dei viaggi e insofferente dell'atmosfera rigidamente calvinista della sua città natale, intraprese nel 1876 un giro attraverso il Belgio e la Francia: a quest'avventura è dedicato Un viaggio all'interno (1878); nel 1879 diede alle stampe Viaggi a dorso d'asino nelle Cevenne, resoconto dell'itinerario di un altro viaggio effettuato in Francia. Nel 1880 si trasferì in California, dove trovò l'ispirazione e l'ambientazione per il romanzo I pionieri del Silverado (1883), nel quale sono descritte le vicende dei cercatori d'oro in una natura selvaggia e inesplorata. A questa e alle successive esperienze di viaggio in America S. dedicò Attraverso le pianure (1892) e L'emigrante dilettante (1895). Già dal 1880 le cagionevoli condizioni di salute e l'avanzata della tisi avevano costretto S. a frequenti spostamenti in stazioni climatiche e in luoghi di cura; contemporaneamente si dedicò alla stesura di un racconto di analisi psicologica (Janet la storta, 1881, edito nel 1887 nella raccolta Uomini allegri ed altri racconti) e iniziò a pubblicare raccolte di saggi e di racconti usciti in precedenza su riviste e periodici: al 1881 risale Virginibus puerisque, il cui titolo allude, in polemica con alcuni intellettuali, allo stile sorvegliato e volutamente piano del suo discorso critico; del 1882 sono gli Studi familiari su uomini e libri, che riprendono l'impostazione della precedente raccolta, e Le nuove notti arabe, serie di novelle a sfondo poliziesco. La celebrità gli venne l'anno successivo, con la pubblicazione del romanzo L'isola del tesoro (1883), destinato a un pubblico di ragazzi e ancora oggi considerato un capolavoro del genere. Si tratta di un'opera ben congegnata, con un esordio emozionante e una incisiva descrizione dei protagonisti e delle loro avvincenti avventure piratesche (V. ISOLA DEL TESORO, L'). Il successo dell'opera fu determinato soprattutto dal fascino del paesaggio esotico, reso con limpidezza di stile e con semplicità di mezzi. Durante il suo soggiorno in Francia (1882-83) lo scrittore portò a termine un altro romanzo per ragazzi, La freccia nera (pubblicato nel 1888), ambientato nel periodo della guerra delle Due Rose; compose inoltre i racconti Il principe Otto (1885) e Il dinamitardo (1885); parte del suo miglior libro di versi, Il giardino poetico del fanciullo (1885), in cui sono comprese poesie infantili, che fissano magicamente idee e visioni, sentimenti e movenze; Il fanciullo rapito (1886), romanzo d'ambiente scozzese settecentesco; il racconto dell'orrore Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde (1886), composto sul genere del racconto fantastico reso popolare da E.A. Poe. Ormai celebre, nel 1887 S. si trasferì in America, inizialmente a New York: qui pubblicò il già citato romanzo La freccia nera, il racconto La cassa sbagliata (1889) e il cupo romanzo Il signore di Ballantrae (1889), caratterizzato da notevole intensità e rigore stilistico. L'opera fu intrapresa sulle sponde del lago americano Saranac e portata a compimento nelle isole del Pacifico, fra le quali S. effettuò una crociera prolungatasi più di due anni: l'affascinante resoconto del suo itinerario fra le isole è racchiuso nel volume di impressioni di viaggio Nei mari del Sud (postumo, 1896). Stabilitosi a Upolu nel 1890, lo scrittore visse gli ultimi anni della sua vita venerato dagli indigeni, che lo chiamavano Tusitala: narratore di storie. Tra le ultime opere sono da annoverare i romanzi Catriona (1893, sorta di continuazione del Fanciullo rapito), Il riflusso (1894), i racconti Le veglie dell'isola (1893) e il romanzo incompiuto Weir di Hermiston (postumo, 1896). Di notevole importanza per la ricostruzione del clima culturale e letterario degli ultimi decenni dell'Ottocento è inoltre il fitto carteggio da lui tenuto con il romanziere americano H. James. Nel complesso l'opera di S., pur varia e talora diseguale, rivela il profondo interesse dell'autore per l'individuo e per la natura, colti nella loro più genuina e semplice realtà, filtrati attraverso l'inclinazione lirica e romantica del suo temperamento e descritti con uno stile concreto, chiaro e vigoroso. S. per un verso seppe conferire un alone leggendario e favoloso alla realtà dell'esistenza quotidiana e per un altro seppe costringere le immagini della sua fantasia all'interno di una prosa lucida, essenziale e aderente al reale. In breve, nella sua produzione l'immaginazione favolosa e talvolta allucinata dei romantici si compenetra con la concretezza documentaristica dei classici, infondendo alla sua prosa un timbro inconfondibile (Edimburgo 1850 - Upolu, Isole Samoa 1894).