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Stenone, Nicola, beato.

Nome italianizzato di Niels Steensen. Medico e geologo danese. Dopo aver studiato Medicina a Copenaghen con Th. Bartholin (1656-59), nel 1660 fu ad Amsterdam con G.L. Blasius; lì scoprì il dotto parotideo che porta il suo nome. Nel 1660 si spostò a Leida per studiare con F. de le Boë e con J. Horne; a Leida rimase fino al 1664, pubblicando numerosi trattati di medicina (tra cui nel 1663 il Nova muscolorum et cordi fabrica) e ottenendo il titolo di dottore in absentia. Nel biennio successivo fu in Francia, ove entrò in contatto con M. Thévenot, con W. Croone e con i naturalisti J. Ray e M. Lister, dedicandosi alla chimica e alla geologia; da lì passò, poi, a Firenze, ove strinse amicizia con V. Viviani e F. Redi. Al periodo italiano (1666-71) risalgono i suoi importanti studi di biologia matematica e geologia: l'Elementorum myologiae specimen seu musculi descriptio geometrica (1667), scritto in collaborazione con Viviani, in cui viene spiegato il moto muscolare con un modello matematico, escludendo in questo modo il ricorso all'ipotesi di un qualche mutamento di volume; i due studi sulla dissezione della testa del pescecane Canis carchariae dissectum caput e Historia dissecti piscis ex canum genere (1667); il De solido intra solidum naturaliter contento dissertationis prodromus (1669), in cui sono fissati alcuni concetti fondamentali della tettonica. Tornato in patria nel 1672 a seguito della nomina ad anatomista reale, S. scrisse nel 1673 le sue ultime opere di argomento medico, dedicandosi successivamente agli studi teologici (nel 1667 si era convertito al Cattolicesimo). Nominato nel 1677 vescovo e vicario apostolico per la Scandinavia, fu dapprima ad Hannover, poi a Münslie (1680), ad Amburgo (1683) e a Schwerin, ove rinunciò al titolo di vescovo. Alla sua morte (1686), fu sepolto per volontà di Cosimo III nella tomba dei Medici nella chiesa di San Lorenzo a Firenze. Nel 1988 fu beatificato (Copenaghen 1638 - Schwerin 1686). ║ Dotto di S.: canale escretore principale della ghiandola parotide. Lungo tra i 5 e i 6 cm e largo circa 4 mm, sbocca nella cavità orale a livello del secondo dente molare superiore.