Denominazione con la quale viene impropriamente
definito un monumento sumerico intarsiato, scoperto nel 1828 in una tomba regale
della città di Ur e conservato ora al British Museum di Londra. Formato
da quattro pannelli di legno (due rettangolari e due trapezoidali) risalenti al
III millennio a.C. e decorati con conchiglie e lapislazzuli, esso rappresenta
scene di pace e di guerra e paesaggi nei quali coesistono animali mitologici ed
esseri umani.