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Steiner, Jacob.

Matematico svizzero. Inizialmente autodidatta, nel 1814 fu ammesso al collegio Pestalozzi di Yverdon, dove si appassionò agli studi di argomento matematico. Dopo aver frequentato l'università di Heidelberg, si spostò a Berlino, dove fu uno dei collaboratori della rivista "Journal für reine und angewandte Mathematik" di A.L. Crelle. Conseguita la laurea ad honorem a Königsberg (1833), nel 1834 divenne professore straordinario all'università di Berlino. A capo dell'indirizzo sintetico della geometria, pubblicò Sviluppo sistematico delle figure geometriche reciprocamente dipendenti, prima e unica parte di cinque che avrebbero dovuto formare un imponente trattato. In essa è contenuta la formulazione della generazione proiettiva delle coniche. Effettuò anche studi sui sistemi di cerchi e sfere e sulle costruzioni geometriche, influenzando le ricerche future di L. Cremona e J.-Ch.-F. Sturm (Utzenstorf 1796 - Berna 1863). ║ Superficie romana di S.: così chiamata perché scoperta da S. durante un viaggio a Roma, è una superficie razionale di 4° ordine, composta da tre rette passanti da un punto triplo. L'equazione derivante dalla scelta delle stesse rette come assi coordinati di un riferimento è la seguente: xyz+(ax+by+cz)xyz+dx2y2+ex2z2+fy2z2=0.Teorema di S.: teorema riferito alla generazione proiettiva delle coniche dalla definizione "ogni conica irriducibile può essere concepita come luogo dei punti d'incontro di rette corrispondenti in due fasci proiettivi e non prospettivi". ║ Curva steineriana o in assoluto steineriana: di una curva piana C, luogo dei punti doppi per una polare rispetto a C. La steineriana viene ottenuta costruendo, per ogni punto del piano, la polare di tale punto rispetto alla curva C; la famiglia di polari così costruita costituisce una rete: la steineriana coincide proprio con la curva jacobiana di tale rete.