Regista teatrale tedesco. Preparatosi a fianco del
regista e attore F. Körtner, con il quale approfondì le teorie di B.
Brecht sull'uso teatrale dell'attore e del regista, nel 1967 debuttò con
Saved di E. Lear, cui seguirono altre opere caratterizzate da un taglio
interpretativo ideologizzato tra le quali
Torquato Tasso di J.W. Goethe,
messo in scena nel 1969. Cofondatore e direttore del teatro Schaubühne am
Halleschen di Berlino, vi allestì buona parte delle sue regie:
Die
Mütter (1970) di B. Brecht, da un'opera di M. Gorkij;
Peer Gynt
(1971), di H. Ibsen;
Prinz Friedrich von Homburg (1972) di H. von
Kleist;
As you like it (1977) di W. Shakespeare.
S. mantenne la
direzione del teatro fino al 1992; durante quel periodo si interessò alla
drammaturgia contemporanea (P. Weiss, H.M. Enzensberger, M. Fleisser, P. Handke,
B. Strauss, B.-M. Koltès), con un'attenzione particolare all'aspetto
prettamente politico delle rappresentazioni scelte. Allestì anche
versioni molto personali di
Orestea (1980) di Eschilo, considerata il suo
capolavoro, di
Tre sorelle (1984) e de
Il giardino dei ciliegi
(1989) di A. Cechov. Nel 1992 divenne direttore della sezione teatrale del
Festival di Salisburgo. Poliglotta, fu attivo anche in Italia dove curò
l'allestimento di
Tito Andronico (1990) di W. Shakespeare, e
Zio
Vania (1996) di A. Cechov. A Salisburgo
S. propose, nei sei anni di
direzione, una serie di grandi spettacoli unici guidati anche da registi
giovani, riunendo attorno a sé il meglio del teatro tedesco. Ma il sogno
dello sperimentatore si realizzò presso la Felsenreitschule, con il
shakespeariano
Giulio Cesare, saggio sulla retorica politica e sulla
manipolazione delle masse che precede di poco un
Antonio e Cleopatra,
preludio all'omaggio per il teatro austriaco con la rappresentazione di
Il re delle Alpi e il misantropo di F. Raimund e di
Libussa di
Grillparzer. A questi due ultimi spettacoli seguì (giugno 1998) al
Theater der Josefstadt di Vienna
Die Ähnlichen organizzata con B.
Strauss e l'allestimento (Expo 2000 di Hannover) di un
Faust
integrale scandito in sette giornate
. Nel 1988 fu insignito del
premio Goethe a Francoforte (n. Berlino 1937).