Filosofo tedesco del diritto. Dopo aver conseguito la
libera docenza a Lipsia (1880), fu professore straordinario a Marburgo
(1882-84), quindi professore ordinario a Halle (1885-1916) e a Berlino
(1916-21). Cresciuto alla scuola di Marburgo, della quale recuperò le
premesse kantiane, costruì una teoria che vedeva nella moralità il
compimento ultimo del diritto; in questo senso, egli sostenne l'immanenza,
all'interno del diritto positivo, di un “diritto giusto” senza
tuttavia abbracciare posizioni giusnaturalistiche. Tra le sue opere citiamo:
Economia e diritto secondo la concezione materialistica della storia
(1896);
Diritto ed economia (1897);
La dottrina del diritto giusto
(1902);
La teoria dell'anarchismo (1904);
Teoria della scienza
giuridica (1911);
Teorie del diritto e dello Stato nell'età
moderna (1914);
Socialismo e cristianesimo:
discussioni sulle idee
fondamentali e sui principi della scienza sociale (1920);
Trattato di
filosofia del diritto (1922);
Problemi fondamentali della filosofia del
diritto (1928).
S. fu anche il fondatore della rivista
“Zeitschrift für Rechtsphilosophie in Lehre unjd Praxis” (1913)
(Alsfeld, Assia 1856 - Wernigerode, Sassonia 1938).