Fis. - Sigla che deriva dall'inglese (
superconducting
quantum interference device), indicante il magnetone a effetto Josephson.
Gli
s. possono essere
in corrente continua o
a
radiofrequenza: gli
s. a corrente continua sono costituiti da due
giunzioni Josephson realizzate in un anello superconduttivo, mentre quelli a
radiofrequenza sono costituiti da una singola giunzione Josephson realizzata in
un anello superconduttivo accoppiato a un circuito risonante, nel quale viene
fatta circolare una corrente a radiofrequenza. Gli
s. vengono utilizzati
per misurare variazioni di campo magnetico di bassa intensità (fino a
circa 10
-15 T, utilizzando
s. in corrente continua); trovano
applicazione principalmente nel biomagnetismo, per la misurazione di campi
magnetici di origine biologica, dalla quale è possibile risalire allo
studio di aspetti fisiologici e patologici, e in geofisica, per lo studio del
magnetismo terrestre, delle proprietà magnetiche delle rocce, per
ricerche petrolifere, ecc.