Regista e autore teatrale italiano. Conseguito
il diploma presso l'Accademia nazionale d'arte drammatica, nel 1947
debuttò nella regia con
Tutti miei figli, di A. Miller. Regista
eclettico, interessato sia a opere classiche (
Amleto, 1952), sia a lavori
contemporanei, specie anglosassoni (
Tè e simpatia, di R. Anderson,
1955;
Tavole separate, di T. Rattigan;
Anna dei miracoli, di W.
Gibson, 1960), fu reso celebre dalle sue regie di opere di C. Goldoni (
Una
delle ultime sere di Carnovale, 1968;
I Rusteghi, 1969;
La casa
nova, 1973), di L. Pirandello (
Ciascuno a suo modo, 1961;
Il fu
Mattia Pascal, 1974), di G.B. Shaw (
Uomo e superuomo, 1961), di J.-P.
Sartre (
Il diavolo e il buon Dio, 1961). Fu, con I. Chiesa, direttore del
Teatro Stabile di Genova (1962-76); nel 1976 divenne direttore del Teatro
Stabile di Roma, incarico che mantenne fino al 1983. Tra i suoi scritti ricordiamo:
Tre quarti di luna (1953),
La sua parte di storia (1955);
La
romagnola (1957);
Emmetì (1966);
I cinque sensi (1987),
Questa sera Pirandello. Scritti e note di regia (1990),
Siamo momentaneamente
assenti (1992),
Da Amleto a Shylock (1995),
Il romanzo della regia.
Duecento anni di trionfi e sconfitte (2005) (n. Livorno 1922).