eXTReMe Tracker
Tweet

Squaliformi.

Zool. - Ordine di pesci elasmobranchi comprendente pesci pericolosi per l'uomo, comunemente detti squali o pescicani. Gli s. possiedono il corpo allungato e fusiforme, lungo da 15 cm a 12 m, e dotato di una o due pinne dorsali, con o senza aculeo, di una pinna anale (a volte assente), di due pinne pettorali mai saldate ai lati della testa, e di una pinna caudale eterocerca. Le fenditure branchiali, in numero di cinque paia, sono laterali. Le pinne hanno unicamente la funzione di modificare la direzione del nuoto, poiché la vera spinta propulsiva è fornita dalla pinna caudale attraverso i suoi movimenti laterali. Tutti predatori, gli s. sono diffusi in tutti gli oceani e a tutte le latitudini, in particolare nelle regioni calde e temperate. Comprendono circa 350 specie (nel Mediterraneo se ne contano circa 40), alcune delle quali sono considerate pericolose per l'uomo. Tali specie sono raggruppate nelle seguenti famiglie: Eterodontidi, dotati di mascelle provviste di denti adatti per frantumare e per perforare; Lamnidi o Isuridi; Odontaspidi o Carcaridi; Alopidi, con il lobo superiore della coda lungo e sottile; Rincodontidi, comprendenti lo squalo balena lungo fino a 18 m; Carcarinidi o Galeidi, lunghi da 1,5 a 6 m; Sciliorinidi, comprendenti i gattucci; Sfirnidi, ovvero i pesci martello; Squalidi; Squatinidi, bentonici, somiglianti alle razze e aventi gli orifizi branchiali laterali e le pinne pettorali non saldate al capo; Pristioforidi o squali dalla sega. In tutti questi animali la fecondazione è interna e i maschi possiedono un organo copulatore (missipterigio) derivato dalla trasformazione morfologica e funzionale delle pinne pelviche. La maggior parte degli s. è vivipara ma alcune femmine (come i Carcarinidi) possiedono una specie di placenta costituita dal sacco vitellino unito all'utero materno. Un numero ristretto è, invece, oviparo e in questo caso le femmine depongono le uova protette da un guscio corneo conico o a forma di parallelepipedo.