Disposizione spirituale per la quale l'individuo
guarda all'avvenire con fiducia, presentendo in esso la realizzazione di un bene
per sé:
le s. della giovinezza. ║ Ciò che si spera e
ci si attende:
quel lavoro è la sua s. ║ La persona o la
cosa in cui si ripone una profonda ed estrema fiducia:
sei la mia ultima
s. In particolare, persona che esordisce con successo in un'attività
artistica, sportiva o professionale:
è la nuova s. della pallavolo
italiana. ║ Con iniziale maiuscola,
S.: personificazione della
s., venerata nell'antichità come una divinità
(V. anche SPES).
• Teol. - La seconda delle tre virtù teologali, dopo la fede
e prima della carità, infusa direttamente da Dio nell'anima dell'uomo.
Nella teologia cristiana il termine
s. indica insieme l'attesa certa e
fiduciosa dei beni futuri (
s. sperante) e i beni stessi (
s.
sperata). Questa virtù, come tutte le altre, è perfetta in Dio
(come volontà salvifica), ma vacillante nell'uomo, che sempre deve
rinnovare la propria responsabilità e disponibilità a cooperare
con Dio. Nell'Antico Testamento Dio, che nell'Alleanza con il suo popolo esprime
una promessa, è fondamento e insieme garante e meta della
s.: solo
i più recenti tra i libri veterotestamentari identificano come nuovo
contenuto della
s. l'immortalità dell'anima e la risurrezione. Il
Nuovo Testamento fonda invece la
s. del credente sulla Risurrezione di
Cristo, il cui evento rappresenta la
primizia di ciò che attende
chi ha fede in Lui: sulla base della Risurrezione di Gesù la
s.
può essere definita come l'“attender certo” del Bene futuro.
I peccati che si oppongono alla virtù della
s. sono considerati
dalla teologia come i più gravi: la disperazione della salvezza e la
presunzione di poter essere salvati senza merito. Alcuni teologi hanno visto nel
primo di questi il “peccato contro lo Spirito” cui Gesù
accenna oscuramente nei Vangeli e per il quale non vi sarebbe perdono. In
seconda istanza, la
s. ha come contenuto l'ottenimento di quei beni
spirituali e materiali ordinati o ordinabili al raggiungimento della salvezza e
della visione beatifica di Dio.
• Icon. - La
S. era
rappresentata dall'iconografia classica come una donna in posizione eretta, che
reca un bocciolo nella mano destra e che solleva la veste sul fianco sinistro.
Tenuta in gran considerazione presso i Romani, che le dedicarono numerosi templi
(a Roma, Ostia, Capua, e altre città italiche),
Spes, simbolo di
benessere e di fecondità, era raffigurata come una giovane Ninfa: il
colore ad essa connesso era il verde, presago della raccolta del grano. In
alcuni affreschi fiorentini dei secc. XIV e XVI è rappresentata come una
giovane donna alata, che innalza lo stendardo della Risurrezione. Numerosi i
simboli di laboriosità e fecondità ad essa connessi: la
cornucopia, un falcetto, una vanga, una nave.
• Dir. -
Vendita
di s.: contratto aleatorio, secondo il quale il compratore si impegna a
pagare al venditore il prezzo pattuito anche se l'oggetto sperato non
corrispondesse per quantità o qualità a quanto previsto. ║
S. di vita: concetto equivalente a quello di vita media, corrispondente
al numero medio di anni di vita di un individuo entro una popolazione data e
supposta in equilibrio demografico. I calcoli vengono effettuati sulla base
delle costanti biometriche.