Uomo politico belga. Avvocato e deputato
socialista (1921), fu ministro dei Trasporti (1935), degli Esteri (1935-38) e
presidente del Consiglio (1938-39). Nel 1940 mantenne un atteggiamento neutrale,
opponendosi alla capitolazione del proprio Paese. Ministro degli Esteri
(1940-44) nel Governo in esilio a Londra,
S. ritornò in Belgio
alla conclusione del conflitto, contribuendo all'abdicazione di re Leopoldo III.
Fu presidente nella prima assemblea generale dell'ONU (gennaio 1946),
conservando contemporaneamente (1946-49) il ministero degli Esteri in patria.
S. si dimostrò un ardente europeista, tanto da essere designato
presidente della prima assemblea consultiva (1949) del Consiglio d'Europa,
dell'assemblea comune della CECA (1952), del comitato destinato alla redazione
del Trattato di Roma (1956-57) e segretario generale della NATO (1957-61). Venne
inoltre richiamato più volte, salvo brevi interruzioni, al ministero
degli Esteri (1954-57, 1957-61, 1961-66). Si ritirò a vita privata nel
1966. Scrisse il testo di memorie
Combats inachevés (2 volumi,
1969) (Schaerbeek 1899 - Bruxelles 1972).