Sociologo russo naturalizzato
americano. Militante nelle file del Partito socialista rivoluzionario,
subì numerosi arresti. Laureatosi in Criminologia (1916) e Sociologia
(1922), fondò la facoltà di Sociologia all'università di
Pietroburgo, di cui fu anche preside. Anticomunista, nel 1922 fu costretto a
lasciare l'Unione Sovietica; trasferitosi negli Stati Uniti, fu docente
all'università del Minnesota e di Harvard, fondatore e direttore
dell'Harvard Research Center in Creative Altruism (1949) e presidente
dell'Istituto internazionale di sociologia.
S. approfondì la
ricerca sociologica in diversi settori, della sociologia rurale e urbana, della
sociologia politica, della sociologia dell'arte. Tra i suoi contributi maggiori
si annoverano gli studi sui processi di stratificazione sociale e le analisi del
mutamento socio-culturale. Per
S. la stratificazione sociale, pur
variando da società a società e da periodo a periodo, è
caratterizzata in ogni tempo e luogo dalla presenza di una costante: a ogni
tentativo di mutare la stratificazione sociale, ossia di aumentare o ridurre le
disuguaglianze, corrisponde la reazione di forze opposte, tese a ripristinare la
situazione iniziale. Quanto all'analisi del mutamento,
S. affermò
che in ogni sistema sociale vige un super-sistema di idee e norme che determina,
entro quel sistema, i criteri di verità validi. Su queste premesse
S. distinse: il
sistema ideazionale, in cui l'unica conoscenza
veritiera è quella che deriva direttamente da Dio mediante la
rivelazione; il
sistema idealistico, in cui è la ragione a
costituire il fondamento della verità; il
sistema sensistico, in
cui la verità è attestata unicamente dai sensi. Secondo
S.,
a partire dal V sec. a.C. la storia dell'umanità ha già percorso
due volte il passaggio dal primo al terzo sistema per ritrovarsi, nell'epoca a
lui contemporanea, in una fase sensistica tuttavia prossima alla decadenza. Tra
le opere di
S. si ricordano:
The sociology of revolution (1925),
in cui trova spazio un'originale teoria delle rivoluzioni come risultato delle
componenti istintuali e irrazionali dell'uomo;
Social mobility (1927);
Contemporary sociological theories (1928), un'imponente sistemazione del
pensiero sociologico;
Principles of rural-urban sociology (1929), scritto
in collaborazione con C. Zimmermann;
Social and cultural dynamics
(1937-41), in cui
S. studiò i problemi della dinamica sociale
interpretandoli mediante una vera e propria filosofia della storia;
Society,
culture and personality (1947);
Fads and foibles in
modern sociology and related sciences (1956), una dura critica nei confronti
dell'utilizzo dei metodi quantitativi in sociologia;
Sociological theories of
today (1966). Risale al 1963 l'autobiografia
A long journey (Tur'ja,
Vologda 1889 - Winchester, Massachusetts 1968).