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Sorite.

(dal greco soreítes, der. di sorós: mucchio, cumulo). Termine utilizzato per indicare una specifica forma di argomentazione o sillogismo. • Filos. - Tipo particolare di argomentazione sofistica, detta anche sofisma del mucchio o dell'acervo, da Diogene Laterzio attribuita a Eubulide di Mileto (e da Aristotele a Zenone) e in seguito fatta propria dagli scettici greci per dimostrare l'impossibilità di distinguere il vero dal falso. La formulazione è la seguente: dal momento che il primo granello non costituisce un mucchio, il secondo neppure, ecc., allora o il mucchio non si costituisce mai, oppure si costituisce a un certo punto per l'aggiunta di un determinato granello. ║ Forma di sillogismo, codificata da Mario Vittorino (IV sec.) e più simile a un cumulo di sillogismi, costituita da più premesse in cui il predicato della prima diviene soggetto della seconda, il predicato della seconda diviene soggetto della terza e così via fino alla conclusione, che unisce il soggetto della prima premessa al predicato dell'ultima. Schematizzando: A è B, B è C, C è D, quindi A è D. Si parla, in tal caso di s. regressivo o aristotelico. La forma inversa di sillogismo, detta s. progressivo o goclenico, si deve a R. Goclenio (XVI sec.): in essa il soggetto della prima premessa è assunto come predicato della seconda, e così via fino alla conclusione, in cui il soggetto dell'ultima premessa si unisce al predicato della prima. Schematizzando: C è D, B è C, A è B, quindi A è D.