Centro in provincia di Frosinone, 31 km a Nord-Est del
capoluogo; è situato ai piedi del Monte San Casto, a 300 m. s/m., in
un'ansa del fiume Liri. 24.250 ab. CAP 03039. • Econ. - Agricoltura;
industrie della carta, alimentari, chimiche, elettrotecniche,
dell'abbigliamento, del mobile; commercio. Turismo. • St. - Di origine
volsca, fu possesso sannita, quindi romano (345 a.C.). Colonia latina dal 303
a.C. e municipio in età augustea, con la dissoluzione dell'Impero romano
entrò a far parte dapprima del ducato bizantino di Roma e,
successivamente, del ducato longobardo di Benevento (702 d.C.). Ceduta in dono
da Carlo Magno alla Chiesa (787), nell'858 passò a Guido di Spoleto,
divenendo, infine, contea autonoma nel 907. Dominio normanno dal 1062, fu
distrutta da Federico II nel 1229; ricostruita, fu dichiarata città regia
da Carlo I d'Angiò. Feudo dei Tomacelli (1399), dei Cantelmo (1439), dei
Della Rovere (1475), dei Boncompagni (1612), la città subì nei
secc. XVIII-XIX varie occupazioni e saccheggi. • Arte - L'antica
città aveva dimensioni maggiori di quelle attuali e si estendeva sul
Monte San Casto (ove era situata l'acropoli). Conserva il duomo di Santa Maria,
del XII sec., rifatto in forme cistercensi nel XIII sec. e rimaneggiato nel XVII
sec.; la chiesa di San Domenico, in stile romanico-gotico; le rovine del
castello di San Casto, ricostruito nel XIII sec.